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Chi è Ramin Bahrami, il pianista iraniano ospite a Oggi è un altro giorno

Di Redazione TPI
Pubblicato il 23 Mar. 2023 alle 14:02 Aggiornato il 23 Mar. 2023 alle 14:03

Chi è Ramin Bahrami, il pianista iraniano ospite a Oggi è un altro giorno

Ramin Bahrami è un bravissimo pianista iraniano, ospite della puntata di questo pomeriggio di Oggi è un altro giorno, la trasmissione di Rai 1 condotta da Serena Bortone. Classe 1976, è nato a Teheran. Appassionato sin da giovanissimo alla musica di Bach, suo padre fu incarcerato sotto l’accusa di essere oppositore del regime di Khomeyni. La sua famiglia fu costretta a emigrare in Europa quando lui aveva 11 anni, e vennero accolti in Italia.

Bahrami studiò pianoforte e si diplomò con Piero Rattalino al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza. Ha collezionato numerose esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali d’Italia, teatri, stagioni e prestigiosi festival internazionali.

Ramin Bahrami si è esibito in importanti festival pianistici tra cui “La Roque d’Anthéron”, Festival di Uzés, il festival “Piano aux Jacobins” di Tolosa, il Tallin Baroque Music Festival in Estonia e il Pechino Piano Festival in Cina. È del giugno 2008 la sua apparizione alla Wigmore Hall di Londra; nella primavera 2009 presenta la sua Arte della fuga al Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” di Brescia e Bergamo. Nel febbraio 2010 ha debuttato a Parigi con le Variazioni Goldberg, e in marzo ha tenuto un applaudito tour con i Festival Strings Lucerne. A maggio 2010 riscuote grande successo con Riccardo Chailly al Gewandhaus di Lipsia, completando l’integrale dei concerti bachiani.

Ramin Bahrami incide in esclusiva per Decca-Universal. I suoi CD sono dei best seller e riscuotono sempre molto successo di pubblico e di critica tanto da indurre il Corriere della Sera a dedicargli una collana apposita per 13 settimane consecutive. È entrato cinque volte nella classifica top 100 dei dischi più venduti pop di Gfk.

Come si legge sul suo sito, nel 2016 ha avuto il privilegio di inaugurare la stagione di musica da camera di Santa Cecilia a Roma e al Beethoven Festival di Varsavia in collaborazione con il flautista Massimo Mercelli, con cui ha registrato le sonate per flauto e piano per Decca. Reduce da un concerto trionfale alla  Sala Grande dell’Accademia Liszt a Budapest e alla Tonhalle di Zurigo, recentemente si è esibito con Yuri Bashmet e I Solisti di Mosca e ha avuto il privilegio di suonare in una gala di beneficenza con Sabine Meyer.

È stato insignito del premio “Mozart Box” per l’appassionata e coinvolgente opera di divulgazione della musica, gli è stato conferito il Premio “Città di Piacenza–Giuseppe Verdi” dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale, riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, José Cura, Leo Nucci e Pier Luigi Pizzi. Ha inoltre ricevuto la cittadinanza onoraria dalle città di Catania e Palermo e il sigillo dall’Università di Sassari.

Nel marzo 2023 Ramin Bahrami ha ottenuto la cittadinanza onoraria di Busto Arsizio. Il pianista di fama internazionale è sposato con una donna italiana che si chiama Maria Luisa. Negli anni, Ramin si è convertito alla Religione cattolica. La sua vita è quindi divisa tra i suoi tre amori: quello per Dio, quello per l’amata compagna e soprattutto la musica e il ‘suo’ Bach.

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