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Pinto, qual è l’azienda della terza puntata di Boss in incognito 2023

Di Antonio Scali
Pubblicato il 23 Gen. 2023 alle 17:52

Pinto, qual è l’azienda della terza puntata di Boss in incognito 2023, datore di lavoro, location, dove

Qual è l’azienda protagonista della terza puntata di Boss in incognito 2023, il docu-reality di Rai 2 condotto da Max Giusti? Questa sera ad andare in incognito sarà Angelo Pinto, amministratore delegato di Pinto srl, azienda che produce sistemi oscuranti, tapparelle, box doccia e porte a soffietto.

Sul loro sito si legge: “Anticipare le esigenze dei clienti, puntando sull’innovazione continua e con lo sguardo sempre orientato al futuro. Questi i segni distintivi dell’attività di Pinto srl, specializzata nella produzione e commercializzazione di tapparelle, frangisole. L’esperienza nella lavorazione del PVC e dell’alluminio per l’edilizia, unita alla ricerca e all’attenzione verso i dettagli, hanno permesso all’azienda di distinguersi dai competitors per l’alta qualità e il grado di innovazione dei prodotti e per l’efficienza del servizio.”

Anticipazioni, datore di lavoro, azienda

La Pinto srl ha una storia lunga trent’anni e due stabilimenti in Italia, uno a Fidenza a uno a Polla, in provincia di Salerno. Ed è proprio in quest’ultimo stabilimento che il boss andrà in missione sotto copertura. L’azienda vanta 250 dipendenti e realizza 300.000 prodotti al giorno, per un fatturato di quasi 80 milioni di euro l’anno. Angelo Pinto lavorerà con Tayna, con cui creerà i box doccia; con Christian, con cui darà vita alla tapparella; con Selene per l’assemblaggio e il confezionamento delle tapparelle; e con Carmen per la realizzazione della mazzetta dei colori. Ad aiutare il boss ci sarà, come sempre, Max Giusti, che, nei panni di Josè, con Giuseppe produrrà una porta a soffietto.

L’esperienza di Boss in incognito permetterà ai boss, lavorando gomito a gomito con i propri dipendenti, di conoscere meglio chi lavora per loro e scoprire, più dall’interno, punti di forza e criticità della loro azienda. Dall’altro lato, i lavoratori, senza saperlo, potranno farsi conoscere dai propri titolari, spesso considerati inarrivabili, ma anche conoscerli umanamente, e non solo professionalmente. Due mondi solitamente separati e distanti avranno così l’opportunità di incontrarsi e comprendersi meglio.

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