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La frase “Pensati Libera” sfoggiata da Chiara Ferragni diventa un caso: un’artista l’accusa di plagio

Di Marco Nepi
Pubblicato il 9 Feb. 2023 alle 11:33 Aggiornato il 9 Feb. 2023 alle 11:33

“Pensati libera”, la frase messa in mostra da Chiara Ferragni sulla stola del primo vestito sfoggiato nel corso della prima serata da co-conduttrice di Amadeus a Sanremo, non sarebbe un’espressione originale dell’imprenditrice: ne ha infatti rivendicato la paternità, su Instagram, la street artist e tatuatrice bolognese “cicatrici.nere”.

Sul suo profilo ha rivolto un messaggio all’influencer e a Claire Fontaine, il duo artistico fondato da James Thornhill e Fulvia Carnevale come un’unica entità artistica femminista e concettuale.

“Artivismo, non merce”, scrive l’artista, che rilancia: “Pensati Libera non è uno slogan. Pensati Libero non è un prodotto. Pensati Libera non è una foto. Pensati Libero non è un post. Pensati Libera non è per una moda. Pensati Libero non è un manifesto. Pensati Libera non è una proprietà di qualcuno. Pensati Libero non è per vendere. Pensati Libera non è mercificare un’idea”. “PENSATI LIBERA È UN ATTO DI VOLONTÀ per liberare le persone dalla superficiale, veloce e soffocante vita moderna. PENSATI LIBERO È UN RESPIRO tra i rovi degli schedari, delle tabelle e degli ordini. PENSATI LIBERA è dire “ci sono anche io” tra gli sconfitti di tutti i giorni. PENSATI LIBERO È LÀ FUORI PER STRADA”, la spiegazione dell’espressione dall’artista che l’ha creata.

Chiara Ferragni aveva spiegato che l’idea era nata da una “fotografia scattata da Claire Fontaine” (una scritta su un muro di Genova dopo una marcia femminista), senza fare alcun riferimento a cicatrici.nere.

“Le semplici e pur così forti parole – aveva scritto l’influencer in un post – arrivano da una fotografia scattata da Claire Fontaine che speriamo possano ispirare tutte le donne a sentirsi libere di uscire dal ruolo che è stato a loro imposto dalla società. ‘Pensati libera’ è dedicato a tutte le donne che hanno voglia di sentirsi semplicemente loro stesse senza essere giudicate”.

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