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Michele Bravi e il bullismo: “Mi chiamavano Michecca e mi gettavano nella spazzatura”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 3 Nov. 2022 alle 08:54 Aggiornato il 3 Nov. 2022 alle 08:54

Dopo il debutto del 1° novembre, che ha inaugurato la settimana edizione – la quinta su Rai2 –, con le interviste a Wanna Marchi ed Eva Robin’s, Belve è andato in onda con un nuovo appuntamento ieri, mercoledì 2 novembre. Francesca Fagnani, in seconda serata, ha ospitato in studio Nina Moric e Michele Bravi.

Michele Bravi ha raccontato il bullismo subito per il suo orientamento sessuale: “Da ragazzo mi chiamavano Michecca e mi gettavano nella spazzatura. Per me era la normalità e in quel momento chiudevo gli occhi” ha confidato a Francesca Fagnani, rivelando anche particolari molto intensi del periodo di depressione conseguente all’incidente stradale dove perse la vita una donna. “Ho fatto pensieri drammatici? Sì! Anche tanto pericolosi” ha ammesso: “Questa cosa non l’ho mai raccontata a nessuno. Quando parlavo di allucinazione… Era che io veramente pensavo che stessimo tutti in un sogno e l’unico modo per svegliarsi era annientarsi. A un certo punto ho proprio sperato che le persone che amavo morissero insieme a me, perché pensavo di averle condotte in un incubo, che non era la cosa reale, ed è quello il pensiero più triste che mi porto dentro”.

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