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Liliana Segre sul governo Meloni: “Gli italiani hanno scelto, voglio essere una spettatrice serena”

Di Antonio Scali
Pubblicato il 24 Ott. 2022 alle 08:29

La senatrice a vita Liliana Segre è stata ospite della puntata di ieri sera di Che tempo che fa su Rai 3. Dopo aver presieduto la prima seduta del nuovo Senato, si è insediato in questi giorni il governo più a destra della nostra storia repubblicana, guidato da Giorgia Meloni. A tal proposito Segre ha commentato: “Ho molto rispetto per la Costituzione, è una guida che tutti dovrebbero avere. Il popolo italiano è andato alle urne e ha scelto democraticamente il Governo in carica. Sarebbe facilissimo per me trovare 45 motivi dentro di me per cui sono preoccupata e sarei un’altra da me se così non fosse. Però da laica vorrei veramente stare a vedere, perché è troppo facile giudicare a priori con il proprio istinto e voglio combattere anche dentro di me i pregiudizi. Voglio essere una spettatrice serena”.

Segre, che da bambina è stata testimone diretta della Shoah, ha poi parlato di antifascismo: “Vorrei sperare che ci sia ancora”. E ha raccontato un fatto personale: “Ho vissuto una vicenda familiare in cui mio padre aveva un unico fratello che era un fascista della prima ora, era convintissimo. E c’era un continuo scambio di idee tra mio papà e questo fratello amatissimo: mio zio si era sposato in camicia nera e dopo anni di conflitto fraterno, mio zio tagliò dalle foto del matrimonio tutta la sua presenza in camicia nera. C’era allora una borghesia ebraica che aveva aderito al fascismo. Mio zio dopo aver perso tutta la famiglia per le leggi razziste si trovò col rimorso di aver aderito in gioventù al fascismo che gli aveva ucciso il padre, la madre e l’unico fratello. Se c’è ancora l’antifascismo? Ricordando la disperazione di mio zio, dico voglio sperare ci sia ancora”.

“Sono una delle ultimissime al mondo e con pessimismo e realismo dico che la Shoah sarà trattata in un rigo nei libri di storia, poi non ci sarà più neanche quello”, ha aggiunto la senatrice a vita. Segre ha poi rivolto un invito al conduttore Fabio Fazio: “Vorrei che nel memoriale della Shoah tu ti facessi guidare da me, io c’ero”,  “Sarà un onore e lo condivideremo con il pubblico televisivo”, le ha risposto.

Segre ha anche commentato il conflitto che continua in Ucraina: “Non sono ottimista – ha detto la senatrice a vita – l’invasore ha una colpa enorme. Ho un tale orrore della guerra, mi ricorda quello che porta, per cui sono incapace di fare niente e mi identifico con gli ucraini che perdono case, i loro cari, foto, libri, le cose insomma, che sono la vita di tutti i giorni”.

La 92enne senatrice a vita ha poi dimostrato di essere molto attenta anche ai fenomeni dei social e della musica attuale: “Mi interessano queste cose. Ho visto i Maneskin sono ragazzi molto in gamba, mi piace la loro musica anche se non ho capito quel ‘Zitti e buoni’, devo studiare il testo…”. “Come i Maneskin mi interessa Chiara Ferragni, che ha 27 milioni di followers. Io non sono sui social, stai sereno”, ha aggiunto sorridendo. “La Ferragni è stata molto graziosa con me ed è stata umile, mi è stata a sentire è stata una nipote affettuosa; io ho nipoti solo maschi”, ha concluso.

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