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L’Eredità oggi non va in onda: perché, il motivo

Di Antonio Scali
Pubblicato il 1 Giu. 2021 alle 16:36

L’Eredità oggi non va in onda: perché, il motivo, cambio | 1 giugno 2021

Perché L’Eredità oggi – martedì 1 giugno 2021 – non va in onda? Questo pomeriggio su Rai 1 il quiz condotto da Flavio Insinna lascia spazio alla diretta del concerto trasmesso dalle 18.40 dal Cortile d’Onore del Palazzo del Quirinale per il 75esimo anniversario della Festa della Repubblica che si celebra domani, 2 giugno. Protagonista l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Jakub Hrůša – già sul podio dell’Orchestra di Santa Cecilia in numerosi concerti di successo delle scorse stagioni – uno dei giovani direttori più acclamati della scena internazionale. Ospite d’eccezione l’étoile del Teatro alla Scala Roberto Bolle, che con la prima ballerina Virna Toppi danzerà un passo a due su musiche di Antonio Vivaldi. Direttore Principale della Bamberg Symphony e Direttore Ospite Principale della Philharmonia Orchestra e della Czech Philharmonic, Hrůša è ospite regolare di orchestre e festival di tutto il mondo. Presidente dell’International Martinů Circle, ha ricevuto nel 2015 il Premio Sir Charles Mackerras.

Concerto per la Festa della Repubblica dal Quirinale

Abbiamo visto perché oggi l’Eredità non va in onda su Rai 1, ma cos’è il concerto in onda oggi in diretta dalle 18.40 dal Quirinale per la Festa della Repubblica, con ospite Roberto Bolle? Il programma prevede una selezione di pagine che omaggiano l’Italia: dal vivace finale della Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, detta “Italiana”, intitolato “Saltarello”, a rievocare la cadenza della danza romana e la solarità italiana, all’Ouverture del Carnevale romano op. 9 scritto tra il 1943 e il 1944 da Hector Berlioz, caratterizzato anch’esso da un esuberante ritmo “all’italiana”. Si prosegue con i quattro Scherzi appartenenti alla suite Soirées musicales op. 9 di Benjamin Britten – Marcia, Canzonetta, Tirolese e Tarantella – di ispirazione rossiniana, con richiami folkloristici, risonanze dialettali e ritmi cadenzati.

E ancora il terzo movimento La battaglia di Ponte Milvio, tratto dal poema sinfonico Gli affreschi di Piero della Francesca, scritto dal compositore ceco Bohuslav Martinu nel 1955, dopo avere ammirato il ciclo di affreschi conservati nella basilica di San Francesco ad Arezzo. Chiudono il concerto il valzer Rose del Sud, di cui Johann Strauss II dedicò la versione per pianoforte a Umberto I di Savoia, e il Capriccio italiano in la maggiore op. 45 che Pëtr Il’ič Čajkovskij iniziò a comporre durante la sua permanenza a Roma, nel gennaio 1880, e che concluse poi al suo ritorno a San Pietroburgo nel maggio dello stesso anno. Il concerto è presentato da Nadia Zicoschi e Stefano Catucci. Ecco dunque perché oggi l’Eredità non va in onda, al suo posto però un concerto dal Quirinale da non perdere.

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