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Chi era Giovanbattista Cutolo, il musicista di 24 anni ucciso a Napoli

Di Antonio Scali
Pubblicato il 17 Set. 2023 alle 11:52 Aggiornato il 6 Feb. 2024 alle 22:07

Chi era Giovanbattista Cutolo, il musicista di 24 anni ucciso a Napoli. La madre Daniela Di Maggio ospite a Domenica In

Giovanbattista Cutolo era un giovane talento della musica. Un ragazzo di soli 24 anni ucciso da un minorenne il 31 agosto a Napoli, nella centralissima piazza Municipio. Una notizia che ha sconvolto non solo la città ma tutta Italia. Oggi la madre, Daniela Di Maggio, sarà ospite della prima puntata della nuova stagione di Domenica In.

Il ragazzo suonava il corno nell’Orchestra Scarlatti Camera Young. Il ventiquattrenne era figlio d’arte: il papà era il regista teatrale Franco Cutolo, fondatore della Compagnia “Li Febi Armonici”. La notizia della sua morte arriva come un fulmine a ciel sereno. Studente al Conservatorio di San Pietro a Majella, dai pochi reperti audiovisivi che si trovano sui social, Giovanbattista Cutolo era sempre accompagnato dal suo corno. Nel 2020 aveva partecipato alla rassegna “Musica sotto le stelle” a Villa Pignatelli, insieme agli altri ragazzi di Scarlatti Winds, il laboratorio musicale di alta formazione dell’Orchestra Scarlatti. In altri scatti lo si può ammirare mentre suona alla manifestazione “Napoli suona ancora”.

Giovanni Battista Cutolo è stato ucciso con un solo colpo di pistola: per l’omicidio è stato fermato un minorenne, un ragazzo di 16 anni. La madre Daniela Di Maggio come detto sarà a Domenica In per una toccante intervista. La mamma della giovane vittima ha chiesto una riforma della giustizia minorile con l’abbassamento dell’età imputabile e la certezza della pena per chi commette reati particolarmente gravi: “Una legge esemplare, una riforma seria” della giustizia minorile perché “un sedicenne che spara a sangue freddo, da killer, va giudicato come un adulto. Fatelo per rispetto nei miei confronti, ragazzino è quello che va in bici al parco, non chi spara contro il mio ragazzo un terzo colpo in pieno petto, come fanno i sicari. Serve una riforma importante della giustizia, per abbassare l’età punibile. Chi ha ucciso mio figlio deve essere processato come un adulto, il suo è stato un crimine efferato che va pagato senza nessuno sconto di pena. Come non ci sono sconti per il mio ergastolo, cominciato il 31 agosto”.

La donna ha anche parlato con la premier Giorgia Meloni: “È stata una conversazione tra due madri, sincera ed accorata, mi è sembrato di conoscerla da sempre. Le ho chiesto se potevo chiamarla Giorgia, mi ha risposto: ‘Certo che devi chiamarmi Giorgia’. Le ho detto: voglio incontrarti, devi aiutarmi a fare in modo che altre madri non vivano più drammi come questo. La criminalità non può averla vinta, dobbiamo proteggere i nostri ragazzi, la parte sana del Paese, il futuro che vorremmo”.

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