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    FdI attacca “il metodo Report”. Elly Schlein: “Meloni peggio di Berlusconi”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 19 Gen. 2024 alle 16:15 Aggiornato il 19 Gen. 2024 alle 16:17

    Fratelli d’Italia attacca “il metodo Report”

    Le inchieste di Report sui padri di Giorgia Meloni e Ignazio La Russa non sono andate giù a Fratelli d’Italia che sul “metodo Report” ha presentato un’interrogazione alla presidente e all’ad della Rai. A renderlo noto è stato lo stesso gruppo di FdI nella Commissione Vigilanza Rai.

    “Abbiamo presentato un’interrogazione all’ad Roberto Sergio e alla presidente Marinella Soldi – si legge nella nota – per sapere se l’utilizzo ricorrente di testimoni giudicati inattendibili dalla magistratura, che dopo qualche decennio fanno rivelazioni circa presunte rivelazioni su persone decedute, sia in linea con quanto stabilito dal Contratto di Servizio, che regola i rapporti tra lo Stato e la Rai. È accaduto nel caso del padre del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, e nel caso del padre del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che tra le altre cose, come tutti sanno, ha interrotto i rapporti con Franco Meloni quando era ancora una bambina”.

    Secondo il gruppo di Fratelli d’Italia nella Commissione Vigilanza Rai i “due servizi giornalistici, per alcuni versi speculari, finalizzati a colpire indirettamente degli esponenti politici, dove in uno c’è un pentito giudicato inattendibile dai magistrati che dopo decenni tira in ballo una persona deceduta, e quindi non in grado di controbattere. Per di più si sceglie di non dare conto al pubblico dell’inattendibilità dei testimoni intervistati, forse perché altrimenti verrebbe giù tutto l’impianto del teorema messo in piedi. Con quello che sembra a tutti gli effetti un ‘metodo’, stiamo assistendo al progressivo degradamento di una storica trasmissione, un tempo capace di fare delle vere e proprie inchieste, e oggi – conclude la nota – ridotta a costruire teoremi fine a se stessi, utili solo a spargere fango. Ci auguriamo che l’Ad e la Presidente rispondano presto e nel merito ai punti che abbiamo sollevato”.

    La replica di Ranucci

    Attacco a cui ha risposto il curatore e conduttore di Report Sigfrido Ranucci: “Report, come giusto, risponderà nel merito nelle sedi istituzionali. Ma per amore di verità – ha scritto su Facebook – va detto che che la prima fonte su La Russa non era un pentito, ma un ufficiale dei carabinieri Michele Riccio. Mentre la seconda fonte, Nunzio Perrella, è un collaboratore di giustizia mai denunciato per calunnia e ritenuto fondamentale nei processi che hanno portato all’arresto del boss di camorra Michele Senese”.

    Al programma è poi arrivata la solidarietà della segretaria del PD Elly Schlein: “Meloni ha superato Berlusconi: questi attacchi al diritto di inchiesta nemmeno con l’editto bulgaro. Bisogna inventare altri tipi di editti, non so se editti ungheresi. Sono attacchi non degni di una democrazia”.

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