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Franco Gatti dei Ricchi e Poveri parla della morte del figlio: “Beveva molto, è stata la sua disgrazia”

Il cantante dei Ricchi e Poveri Franco Gatti in tv da Caterina Balivo ricorda il figlio Alessio

Di Antonio Scali
Pubblicato il 9 Ott. 2019 alle 08:53 Aggiornato il 9 Ott. 2019 alle 08:53

Franco Gatti dei Ricchi e Poveri parla della morte del figlio a Vieni da me: “Beveva molto, è stata la sua disgrazia”

Un ricordo molto commovente e toccante. Il cantante dei Ricchi e Poveri Franco Gatti ha parlato in tv alla trasmissione di Caterina Balivo Vieni da me della morte di sua figlio Alessio. “Mio figlio beveva, beveva e beveva. Ed è stata anche un po’ la sua disgrazia”, ha spiegato nel corso del programma di Rai 1.

Durante la parte della trasmissione chiamata La cassettiera, in cui gli ospiti sono invitati a raccontare episodi e storie del proprio privato, Gatti ha inevitabilmente toccato l’argomento della morte di suo figlio, avvenuta nel febbraio 2013, a soli 23 anni.

Un evento drammatico che ha inevitabilmente segnato la vita del cantante dei Ricchi e Poveri, che poi ha deciso di abbandonare il sodalizio storico con gli altri due membri del gruppo Angelo Sotgiu e Angela Brambati.

Nell’intervista a Caterina Balivo dell’8 ottobre, Gatti ha raccontato alcuni dettagli in più sulle circostanze relative alla scomparsa del ragazzo. Come confermato dagli esami voluti dalla Procura di Genova e compiuti dall’Istituto di Medicina legale, Alessio ha assunto un cocktail di alcol ed eroina che gli ha causato un infarto rivelatosi letale: “Ha fatto una cazzata, la prima della sua vita, con gli stupefacenti e in un momento in cui non stava bene. E l’ha pagata così”, ha raccontato il cantante visibilmente emozionato.

Gatti ha inoltre specificato come Alessio non fosse un consumatore abituale di droghe, ma al massimo era abituato a bere. Poi, con le lacrime agli occhi, ha raccontato nello studio di Vieni da me un episodio commovente: “A casa veniva sempre un gabbiano la mattina a trovarmi. Lo guardavo e poi se ne andava. A Mosca poi pensai a mio figlio e vidi un gabbiano. Se non era un messaggio questo? Credo che ci rincontreremo, lo spero”.

“Io mio figlio lo sento vicino. Era incredibile, dotato di una grande genialità. Io ho sempre giocato nei titoli borsistici, gli feci vedere come facevo, dopo sei mesi era migliore di me. Di studiare non se ne parlava, però era un tipo così. L’unica cosa era che beveva molto”, ha aggiunto Franco Gatti.

Infine sulla scelta di lasciare i Ricchi e Poveri: “Quando salivo sul palco dopo la morte di Alessio non ero più felice. Io facevo lo scemo, mi prendevo in giro, ma non me la sentivo più. Ero anche stanco di viaggiare, ma il motivo principale era lui. Sapevo di danneggiare i miei colleghi. Loro hanno capito e mi sono fermato”, ha concluso durante l’intervista alla trasmissione di Rai 1.

Di seguito il video dell’intervista:

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