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Bocchino: “Costituzione non dice che l’Italia è anti-fascista”. Gruber: “Ma se nasce per questo…”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 9 Dic. 2023 alle 12:49 Aggiornato il 9 Dic. 2023 alle 12:50

Scontro tra Italo Bocchino e Lilli Gruber nel corso della puntata di ieri, 8 dicembre, di Otto e mezzo, il programma condotto dalla giornalista su La7. Al centro del dibattito i fatti avvenuti al Teatro alla Scala di Milano, a seguito dell’identificazione dell’uomo, il giornalista Marco Vizzardelli, che ha gridato “Viva l’Italia antifascista”.

Italo Bocchino, ex deputato del centrodestra e attuale direttore del Secolo d’Italia, è ritornato così sull’argomento: “La Digos e il Ministro degli Interni hanno fatto il loro dovere, così come Vizzardelli ha espresso le sue opinioni”. Lilli Gruber: “Ha espresso un principio costituzionale”.

Italo Bocchino ha poi sottolineato che la Digos e il Ministro degli Interni hanno svolto il loro compito, ma ha anche riconosciuto la libertà di espressione di Vizzardelli. Ha contestato l’idea di un’Italia ufficialmente antifascista, affermando che la Costituzione non lo specifica e che non è necessario proclamarlo nelle manifestazioni. Lilli Gruber ha quindi replicato affermando che la Costituzione ha radici antifasciste e ha notato una “piccola difficoltà” nel comprendere questo concetto.

Italo Bocchino: “La Digos fa il suo dovere, poi prende atto che Vizzardelli dica quello che vuole. La Digos e il Ministro degli Interni hanno fatto il loro dovere, così come Vizzardelli ha espresso le sue opinioni”. Lilli Gruber: “Ha espresso un principio costituzionale”. Italo Bocchino: “Il principio costituzionale non lo vedo perché la Costituzione non dice che l’Italia è una repubblica anti-fascista e che i cittadini debbano urlarlo alle manifestazioni para-istituzionali”. Lilli Gruber: “Peccato che la Costituzione nasca dall’antifascismo. Vedo che c’è sempre una piccola difficoltà. Tu non l’hai mai detto “viva l’Italia anti-fascista”?”

A questo punto, Lilli Gruber ha chiesto al direttore del Secolo d’Italia se avesse mai esclamato “viva l’Italia anti-fascista”. Risposta negativa da parte di Italo Bocchino che ha però dichiarato di avere una parte di sé che è antifascista, davanti a un perplesso Andrea Scanzi, in collegamento da casa. “Io non l’ho mai detto, ma ho sempre detto di avere una parte di me che è anti-fascista. Il problema è politico perché la sinistra, a corto di argomenti, ritorna sul tema dell’antifascismo e cavalca Vizzardelli. La destra governa l’Italia, c’è stata una vittoria elettorale e il pericolo del Paese non è il fascismo, ma l’instabilità”, ha chiosato Bocchino.

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