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A muso duro: la trama (storia vera) del film su Antonio Maglio (Flavio Insinna)

Di Anton Filippo Ferrari
Pubblicato il 16 Mag. 2022 alle 17:42

A muso duro: la trama (storia vera) del film su Antonio Maglio (Flavio Insinna)

Qual è la trama (storia vera) di A muso duro, il film-tv che racconta la vita di Antonio Maglio (interpretato da Flavio Insinna)? Il film-tv, come detto, racconta l’edificante storia di Antonio Maglio (interpretato da Flavio Insinna), medico e dirigente dell’Inail, che ha dedicato la vita intera al pieno recupero delle persone disabili. Partendo dall’idea che lo sport possa essere un potente ed essenziale strumento riabilitativo, alla fine degli anni Cinquanta il professor Maglio crea una struttura all’avanguardia apprezzata a livello nazionale e internazionale, che si distingue per la capacità di recupero fisico e psichico dei pazienti paraplegici: cambiando completamente il metodo di cura, ridà loro una motivazione per vivere nonostante la malattia. Il passo successivo è nel 1960, quando Maglio riesce a far disputare a Roma la prima Paralimpiade, sfruttando gli impianti sportivi costruiti per le Olimpiadi appena concluse. Con pochi mezzi e superando difficoltà di ogni genere, Maglio immagina, concepisce e organizza un Torneo Internazionale ribaltando il concetto di disabilità, facendo uscire dall’ombra e ponendo per la prima volta al centro di una grande manifestazione sportiva persone con handicap fisici.

Chi era Antonio Maglio

Abbiamo visto la trama (storia vera) di A muso duro, ma chi era Antonio Maglio? Medico e attivista italiano, celebre per aver promosso i I Giochi Paralimpici tenutisi a Roma nel 1960, una settimana dopo le XVII Olimpiadi estive, Maglio nasce al Cairo l’8 luglio del 1912. Pioniere delle terapie di riabilitazione dei disabili, fin dal conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia – ottenuta presso l’Università degli Studi di Bari nel 1935 – il medico si interessò alla riabilitazione dei disabili, moltissimi dei quali gli devono (direttamente o indirettamente), il miglioramento dell’aspettativa di vita ed il reinserimento nel corpo della società civile. Consulente medico dell’Inail, nel 1957 fu nominato direttore del neocostituito Centro Paraplegici “Villa Marina” ad Ostia. In tale veste sperimentò nuove tecniche e metodologie per la riabilitazione, con effetti praticamente immediati con riduzione della mortalità ed attenuazione degli stati di depressione dei soggetti. In particolare, sulla base delle idee del neurologo anglo-tedesco Ludwig Guttmann, introdusse lo sport per le persone in carrozzina, facendo praticare ai suoi pazienti atletica leggera, nuoto, pallacanestro, scherma, tennistavolo, tiro con l’arco. Antonio Maglio si è spento nel 1988 a causa di un malore cardiaco, lasciando un movimento paralimpico maturo e destinato, negli anni futuri, a conquistare fama, rispetto e popolarità a livello internazionale.

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