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Squid Game sta per diventare la serie più vista di sempre di Netflix (ed è un bene)

Credit: Netflix
Di Matteo Giorgi
Pubblicato il 8 Ott. 2021 alle 12:56 Aggiornato il 11 Ott. 2021 alle 14:57

Squid Game sta per diventare la serie più vista di sempre di Netflix (ed è un bene)

Non me lo invento io ma l’ha detto Ted Sarandos, l’amministratore delegato di Netflix, alla Code tech conference: Squid Game, una produzione coreana, è già la serie straniera più vista di sempre sulla piattaforma (ha superato Lupin, che deteneva lo scettro fino ad ora) ma si prepara a diventare quella più vista in assoluto superando quel noioso feuilleton in costume che è Bridgeton.

Se per caso avete vissuto su un’isola deserta e non ne avete mai sentito parlare, Squid Game è una sorta di “thriller dei sopravvissuti” ambientato in una Seoul dei giorni nostri. 456 persone, unite dalla disperazione e dall’essere indebitati fino al collo, si ritrovano su un’isola a mettersi alla prova su 6 giochi della nostra infanzia (il primo è “Un, due, tre stella”) per vincere qualcosa come 35 milioni di euro o, semplicemente, morire provandoci.

È una serie (o meglio un lungo film di 10 ore) splatter, disturbante, violenta, capace di essere letta a vari livelli da quello più semplice fino ad arrivare ad un’analisi profonda della situazione politica coreana. C’è un forte richiamo agli Hunger Games, ma molti ci ritroveranno anche Black Mirror e le atmosfere claustrofobiche di Parasite, meritatissimo vincitore degli ultimi Oscar, sempre proveniente da terra coreana. Ma non pensate di trovarvi davanti qualcosa di già visto, anzi: è qualcosa di narrativamente completamente nuovo. 

Squid Game è diventato in pochissimo tempo davvero un fenomeno virale. Tik Tok e l’internet in generale è pieno di video di gente che si mette alla prova con i “dolcetti” della seconda prova, il merchandising ufficiale è tra i pezzi più venduti in ogni sito e, con la riapertura anche per le feste, è previsto il sold out dei costumi di Halloween ispirati alla serie. Ma per dire quanto il fenomeno sia fuori controllo, in Corea del Sud un provider ha denunciato Netflix per aver mandato la banda in tilt, a causa dell’impressionante quantità di streaming generati dalla visione della serie. 

Ma la vera rivelazione di Squid Game è che, finalmente, ha riportato su Netflix un valore che avevamo dimenticato: la qualità. È palese e sotto gli occhi di tutti: nel momento in cui lanci oltre 100 serie in un anno, il messaggio che passa è chiaramente quello della “quantità prima della qualità”. Squid Game ha il pregio di essere scritto bene e raccontato ancora meglio. “Ci ho messo quasi 10 anni a farmi produrre la serie” ha raccontato l’ideatore Hwang Dong-hyuk. Tutto questo mentre La Casa di Carta e la sua trama nonsense arrivava imperterrita alla sesta stagione. Capite che c’è qualcosa che non va nelle logiche produttive, vero?

Ora bisogna vedere come questo terremoto irromperà nelle politiche di Netflix. Già due serie, abbastanza simili e passate quasi inosservate sulla piattaforma, come Alice in Borderland e Sweet Home, sono adesso in tendenza. Ed è l’unica speranza a cui noi, Squid Game Maniacs, possiamo aggrapparci: al momento la seconda stagione della serie non è stata concepita né tantomeno è all’ordine del giorno. Quindi godetevi questi 9 episodi come se (almeno per ora) rimanessero un unicum. E fatelo piano piano: il colpo di scena finale vi sorprenderà. Parola di lupetto. 

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