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Selvaggia Lucarelli critica Emanuela Fanelli: “Non parla di Gaza per paura di perdere il lavoro”. L’attrice replica citando Troisi

La giornalista accusa l'interprete di essere "pavida"

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 28 Ago. 2025 alle 16:07

Selvaggia Lucarelli critica Emanuela Fanelli per la sua decisione di non parlare di Gaza e della Palestina in veste di madrina della 82esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Tutto nasce da un’intervista rilasciata dall’attrice a SkyTg24 e condivisa dalla giornalista sulla sua pagina Instagram. Nel faccia a faccia, Emanuela Fanelli ha dichiarato: “Mi imbarazza molto stare qui perché in questo momento di bello c’è veramente poco. Stare qua è un cortocircuito: siamo in mezzo a bellezza, ad arte, ma anche alla leggerezza, al glamour con le pagelle dei vestiti. Io parlerò a modo mio di questo momento e di come il cinema può migliorare le persone. Non dico una frase, o magari un slogan, ma solo perché a me imbarazzerebbe in quel momento trovarmi lì con questo vestito molto costoso, con gioielli costosissimi… Dire questa frase mi sembrerebbe che possa servire più a me che alla causa in sé. Quando mi metterei a letto nella mia suite dell’Excelsior, non è che mi sentirei una grande rivoluzionaria”. Fanelli, quindi, ha confermato la sua partecipazione alla manifestazione pro-Palestina in programma il prossimo 30 agosto ma da “privata cittadina”.

Dichiarazioni che sono state criticate da Selvaggia Lucarelli che ha scritto: “Pensavo fosse uno dei suoi personaggi di Una pezza di Lundini, invece era proprio lei, Emanuela Fanelli. Non so se mi imbarazza di più quel toccarsi i capelli e il dito compulsivamente alla parola “PALESTINA” a mo’ di riflesso pavloviano, o se quella parte in cui dice che non parlerà di Gaza davanti a tutto il mondo, ma andrà alla manifestazione da privata cittadina. Perché è così imbarazzante parlare di queste cose ben vestita e ingioiellata a Venezia. Bene. In effetti di sue precedenti prese di posizione su Gaza, con semplice bigiotteria e una canotta Oviesse, è pieno così. Bastava dire ‘Non parlerò di Gaza per evitare casi diplomatici e perché voglio continuare a fare l’attrice senza perdere opportunità’ (che poi è quello che hanno fatto tutti i suoi colleghi, con rare eccezioni, e che dopo 60 000 morti firmano letterine sdegnate ma in gruppo eh, così li si nota di meno). Che pavidità. E che delusione”. La stessa Emanuela Fanelli ha replicato alla giornalista citando Massimo Troisi tra i commenti: “Io sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci tu”.

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