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Rhove interrompe il concerto e va via: “Non avete ancora saltato un ca**o”

Di Antonio Scali
Pubblicato il 13 Lug. 2022 alle 11:44 Aggiornato il 16 Lug. 2022 alle 16:15

Uno dei tormentoni musicali di quest’estate è sicuramente Shakerando. Il suo autore, Rhove, si è reso protagonista di un discutibile episodio, nel corso del suo ultimo concerto. Il rapper ha criticato il pubblico, interrompendo l’esibizione, perché a suo dire molte persone erano ferme e non stavano saltando, decidendo così di lasciare il palco. “Mi sono fermato perché un quarto di voi era fermo a fine concerto e non esiste che all’ultima canzone stiate fermi. Non esiste ragazzi! Il concerto è finito adesso e non avete ancora saltato un ca**o!”.

Dispiaciuto e avvilito per la scarsa partecipazione, il cantante ha concluso: “È un problema. Mi dispiace ragazzi, divertitevi un po’ di più, ciao”. Il pubblico a quel punto ha risposto stizzito urlandogli: “Scemo, scemo”. Dopo qualche ora, a mente fredda, il rapper ha commentato quanto accaduto su Instagram: “Purtroppo pretendo tanto da me e vedendo un gruppo di persone che sotto al palco non mi dava segnali, mi sono demoralizzato e ho detto quelle cose. Grazie a chi capisce e bella per tutto il resto dei ragazzi che stavano spaccando tutto. Ripeto, mi spiace per la gente che in prima fila sta col muso come se fosse un funerale. Shallatevi!”.

Sulla vicenda, pur senza fare nomi, sono intervenuti con una Storia Instagram i Pinguini Tattici Nucleari: “Siamo ritornati finalmente alla musica dal vivo e mi è capitato in questi giorni di vedere video aberranti di cantanti che sul palco insultano il proprio pubblico, perché non canta o non salta. Mo’ chi glielo spiega che farli cantare e saltare è compito loro? È come se un cuoco insultasse i clienti perché lasciano avanzi nel piatto o non mangiano. Quando si parla di gavetta si parla anche di questo: le serate con davanti 50 persone disinteressate che ti devi conquistare da solo. Ti insegnano prima di tutto il rispetto e poi il mestiere. Fare i concerti e fare le hit sono due cose diverse. E questi mesi strani ce lo dimostrano ampiamente”.

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