“Mi hanno minacciato più volte. Una sera a Bergamo stavo con Emilio Fede, in una casa privata, persi 150 milioni di lire [al gioco, ndr]. Mi accorsi che ci avevano truffato, il sabot delle carte era truccato. Rifiutai di pagare e mi puntarono la pistola al petto”. Lo racconta Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, in una lunga intervista a Giovanna Cavalli sul Corriere della Sera. “Staccai due assegni ma per fortuna [i creditori, ndr] furono arrestati prima di incassarli”, ricorda il cantautore toscano. “Anni dopo tornarono a reclamare i soldi e a quel punto dovetti diventare quasi cattivo come loro. O fai così o non ne esci”.
Nel colloquio Pupo rivela che in passato, per diverso tempo, a causa della sua dipendenza dal gioco, ha chiesto denaro a degli usurai. “Ero nel giro di Roma”, dice: “Pagavo il 10% a vista: per un assegno da 10 milioni me ne davano 9”.
La ludopatia lo portò persino a inguaiare un caro amico come Gianni Morandi: “Mise la firma per me in banca e gli pignorarono la casa a Monghidoro. Ci sono stati momenti di grande tensione tra noi, però è un fratello”.
Ghinazzi confida anche che, in quel difficile periodo, fu vicino a togliersi la vita lanciandosi da un viadotto: “Tornavo da Venezia – ricorda -. La banca mi aveva chiesto di rientrare di 50 milioni, giocai al casinò e ne persi altri 50. Mi salì l’angoscia. Accostai e scesi a prendere aria. ‘Mi butto’. Passò un Tir e lo spostamento d’aria mi fece rinvenire”.
Oggi l’artista – che il prossimo 11 settembre compirà 70 anni – non gioca più. Nemmeno un Gratta e Vinci: “Quella è una truffa . dice -. Per un vero giocatore d’azzardo è un’offesa”.
Nel corso dell’intervista al Corriere, Pupo parla anche del suo rapporto con l’amore e con il sesso. Come noto, il cantautore vive in un menage a tre con sua moglie Anna, sposata nel 1974, e la personal manager Patricia Abati, sua compagna dal 1989. “Avrebbe mai accettato il contrario?”, gli viene chiesto. Risposta: “Credo di no. Oggi forse se con Patricia arrivasse una terza persona… non so. Anche perché, come tutti i traditori seriali, sono molto geloso”.
L’artista ammette di essere un “traditore seriale”: “Se mi capita una situazione fatico a dire di no”, dice. “Gli amici avevano timore a presentarle le mogli?”, viene incalzato. “Sì”, riconosce lui, “ma tante me ne sono portate a letto lo stesso. Se dovessi provare sensi di colpa mi sarei già sparato mille volte”.
Ghinazzi conferma di aver avuto con flirt con Barbara D’Urso, anche se la conduttrice continua a negare: “E chi se ne frega”, commenta lui. “So bluffare ma non invento. La guarderò a Ballando con le Stelle, pure lei ormai si deve accontentare. Mi hanno invitato 300 volte ma il giorno che mi ci vedrete allora sarò proprio rovinato”.
Tra le sue conquiste mancate c’è invece Edwige Fenech, con cui condusse l’edizione 1989-90 di Domenica In. “Ne ero innamorato pazzo, la sognavo”, dice. “Virtualmente ci ho fatto sesso un milione di volte. Purtroppo era fidanzata con Luca Cordero di Montezemolo e un poveraccio come me non poteva reggere il confronto. Diventammo amici, una sera sì e una no ero a cena da loro”.
Quanto al presente, oggi il cantautore di Su di noi non se la passa male: “Faccio tanti concerti”, spiega. “Da ottobre parto con un tour mondiale per i 50 anni di carriera. In tre quarti del globo sono famosissimo, guadagno parecchi soldi”. “Solo con Sarà perché ti amo – dice – ogni anno prendo milioni di diritti d’autore: con Dario Farina l’avevamo scritta per i Ricchi e Poveri. Però loro sono stati poco riconoscenti. Gli ho risollevato la carriera eppure non ci nominano mai”.
“Se tornassi indietro con la garanzia che il risultato è questo – conclude Pupo – rifarei tutto, pure gli sbagli. Ho fatto soffrire molte persone, dovessi farne l’elenco staremmo qui fino a domani. Sono egoista, agisco sempre pensando prima a me».
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