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Piero Angela: “Il vero scienziato in famiglia non sono io, è Alberto”

Piero Angela e il figlio Alberto. Credit: Getty Images

Il papà di Superquark, alla soglia dei 90 anni, svela il segreto di un successo lungo 50 anni: "Il segreto è essere creativi, se ti inventi ogni volta qualcosa non puoi annoiarti"

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 8 Nov. 2018 alle 18:14 Aggiornato il 8 Nov. 2018 alle 18:37

Piero Angela e suo figlio Alberto sono senza dubbio i divulgatori scientifici più famosi della tv. Padre e figlio hanno portato l’arte e la cultura nelle case degli italiani e l’hanno fatto con discrezione, arrivando a diventare i più amati di tutti.

Reduce da un’altra intensa stagione di Superquark, Piero Angela – in procinto di spegnere 90 candeline – non perde lo smalto e candidamente ammette chi è l’uomo di scienza in famiglia: “Alberto ha seguito un lungo percorso accademico, tra me e lui il vero scienziato è lui”.

Alberto ha seguito le impronte del padre nella televisione, ma il conduttore spiega di averlo cresciuto in totale libertà e autonomia decisionale, lasciando scegliere a lui il suo futuro. I padri, secondo il papà di Superquark, non devono allevare i figli secondo ciò che piace loro.

Una vita intera spesa tra televisione e cultura, e lui ha trovato la ricetta per non annoiarsi mai nonostante i tanti anni passati davanti alle telecamere: “Il segreto è essere creativi, se ti inventi ogni volta qualcosa non puoi annoiarti”, spiega il maestro, ma nessuno si permetta di proporgli la poltrona di presidente Rai: “Ho sempre rifiutato. Non sono fatto per dirigere. Non ho mai voluto avere neppure una segretaria perché poi mi sarei dovuto occupare di lei”, ammette.

Da semplice giornalista, Piero Angela è riuscito a guadagnarsi il ruolo di divulgatore. “Ho cominciato occupandomi un po’ di tutto”, spiega. “Quando è nato il telegiornale ero il corrispondente da Parigi. E nel 1968 sono stato il primo giornalista a condurne uno”, ricorda nel corso di un’intervista concessa a Tv Sorrisi e Canzoni.

Ma quand’è che da semplice giornalista è diventato il Piero Angela che conosciamo oggi? La svolta scientifica c’è stata alla fine degli anni Sessanta, negli Stati Uniti, grazie alle esplorazioni spaziali: “Andai a Houston per seguire il programma Apollo e fui folgorato. Ma già dalla missione Apollo 12 a Roma mi dicevano: ‘Ma che ci importa? Ormai sulla Luna ci sono già arrivati’. Ci rimasi un po’ male”, dice.

Nella vita del papà di Superquark, però, non c’è solo la scienza. Piero Angela ammette, infatti, di essere affascinato dalle serie tv. “Mi piacciono molto i telefilm polizieschi ben congegnati, come CSI o Law & Order”, ammette.

 

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