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Ornella Muti: “Mia figlia Naike? Mi consigliarono di abortire per fare un film. Celentano? Non è il caso di parlarne…”

Di Anton Filippo Ferrari
Pubblicato il 6 Lug. 2023 alle 18:01

Ornella Muti si è raccontata al settimanale Oggi. La famosa attrice ha parlato degli inizi della sua carriera all’età di 14 anni, della scelta del regista Damiano Damiani. Ha ricordato anche che è stata una ragazza madre a 18 anni e che non è stato affatto facile. “Mia madre mi mise in guardia dalle responsabilità della maternità. Anche se in Italia l’aborto era illegale, all’estero si poteva fare tranquillamente e persino il mio agente cinematografico di quel periodo me lo consigliò, perché dovevo girare un film – le sue parole -. Avrei dovuto abortire per fare un film? Assolutamente no! Quindi ho deciso di portare a termine la gravidanza. Ed è stata la miglior decisione della mia vita”.

Durante la sua vita tanti attori ci hanno provato con lei: “Quasi tutti. Ho passato la vita a difendermi dagli assalti degli uomini”. Su Adriano Celentano però preferisce non rispondere: “Non è il caso di parlarne… Oltretutto è stato lui, una volta, a fare dichiarazioni in merito con sua moglie presente, un errore da parte sua e io sono rimasta francamente un po’ sorpresa. Che ci vogliamo fare? Questo è l’universo maschile. Io, a suo tempo, ho avuto rispetto della sua famiglia”.

Ma nonostante tutto, Ornella Muti crede profondamente nell’amore: “L’amore è sempre qualcosa che mi ha guidato, pensavo che la vita senza amore non si potesse vivere. Ho avuto un marito pazzesco, Federico Fachinetti, con il quale ho avuto due figli, Carolina, che ha 39 anni, e Andrea, 35, entrambi attori. Siamo ancora una famiglia e questo per me è un regalo. Quando vado a Roma, stiamo insieme anche con le sue altre due bambine, coi miei figli si amano, e questo per me è già un grandissimo dono. Poi invece per avere un nuovo partner, non lo so, mi piacerebbe. Ma è così difficile amare…”.

E Naike? “Ho sempre sentito la necessità di averla vicino. Lei si dedica molto a me: mi gestisce tante cose nel lavoro, ad esempio. Quando è nata, non solo ero piccola di età ma soprattutto piccola di testa. Forse per questo ho ancora dei tratti infantili”. Guardando al suo passato amoroso si è resa conto che spesso “facciamo diventare principi azzurri uomini che invece sono dei ranocchi”. Infine una battuta sul Festival di Sanremo. Un’esperienza che non le è piaciuta: “Non voglio sembrare un’ingrata, perché mi ha fatto grande piacere esserci. E soprattutto che mi abbiano chiamata. Forse mi aspettavo una cura, un’attenzione diversa. Forse mi sono sentita un po’ abbandonata. Probabilmente il problema è mio, lì è una macchina da guerra, ognuno pensa a portare il suo, non c’era tempo per nessuno, nel senso che se riesci bene, sennò ciao”.

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