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Perché a Natale va sempre in onda “Miracolo nella 34ª strada”

Richard Attenborough e Mara Wilson in "Miracolo nella 34ª strada"

Il film, diretto da Les Mayfield, è un remake dell'omonima pellicola datata 1947

Di TPI
Pubblicato il 27 Dic. 2018 alle 07:09 Aggiornato il 27 Dic. 2018 alle 07:46

Non c’è Natale senza Miracolo nella 34ª strada. Ogni anno, in televisione, viene trasmesso uno dei film tradizionali per eccellenza. La pellicola – il titolo originale è Miracle on 34th Street – datata 1994 è stata diretta da Les Mayfield. In realtà si tratta di un remake – precisamente de Il miracolo della 34ª strada – di George Seaton, realizzato nel lontano 1947.

Cos’è che affascina così tanto del film con protagonista l’indimenticabile Babbo Natale interpretato da Richard Attenborough? Al di là del periodo in cui è ambientato – il giorno del Ringraziamento, il 24 novembre – a far sì che ogni anno venga mandato in onda Miracolo nella 34ª strada è sicuramente il messaggio di fondo: credere, sempre e fortemente, nei propri desideri. Anche ciò che sembra impossibile può, invece, accadere, come insegna appunto la pellicola.

Di che cosa parla “Miracolo nella 34ª strada”?

Nel Thanksgiving day Tony, il Babbo Natale dei grandi magazzini Cole, dovrebbe sfilare per le strade di New York a bordo di una slitta guidata da finte renne. Ma l’uomo viene sorpreso ubriaco da Kris Kringle (Richard Attenborough) che, inaspettatamente, viene ingaggiato dalla signora Dorey Walker per fare Santa Claus.

Kris, così, veste i panni di Babbo Natale. Tutti i bambini credono nella sua identità tranne Susan, la figlia di Dorey. La bimba, dopo un po’ di tempo, inizia ad affezionarsi a Kris e una sera, mentre lui le fa da babysitter, gli confessa che per Natale vorrebbe un papà, una casa e un fratello. A quel punto l’uomo convince la piccola a credere nell’esistenza di Santa Claus.

Intanto gli avversori dei magazzini Cole progettano un piano per screditare il loro Babbo Natale, per l’appunto Kris. E così riescono a farlo rinchiudere in una clinica psichiatrica. Dorey, con il sostegno di un avvocato, si batte in tribunale affinché la gente si convinca che Babbo Natale esiste davvero. Quando ormai sembra che non ci sia più niente da fare, interviene Susan che si avvicina al giudice e mostra una cartolina natalizia con una banconota da un dollaro. Sul retro è stata sottolineata la scritta “In God we trust” (“In Dio noi confidiamo”) e per questo motivo – sul concetto di fiducia – il magistrato emette la sua sentenza e Kris viene liberato.

Dorey si sposa con l’avvocato la notte della vigilia di Natale. La mattina dopo Susan si sveglia e scopre che il desiderio di avere un papà è stato esaudito. Stesso discorso vale per la casa e ancora di più per il fratellino: la mamma aspetta un bambino.

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