Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Liam Gallagher avrebbe aggredito la fidanzata: incastrato da una telecamera

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 9 Ott. 2018 alle 12:04 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:26

    Guai in vista per Liam Gallagher. L’ex cantante degli Oasis è stato interrogato dalla polizia inglese perché sospettato di avere aggredito la sua fidanzata.

    Secondo quanto riporta il tabloid britannico Sun, gli investigatori hanno avviato l’indagine proprio a causa delle immagini pubblicate dal sito del giornale che mostravano il cantante 46enne mentre, almeno apparentemente, stava cingendo con le mani il collo della ragazza, Debbie Gwyther.

    Accuse che Liam ha rispedito al mittente e negato nel commissariato di polizia dove si è presentato su appuntamento.

    L’artista – che qualche mese fa aveva proposto una reunion degli Oasis – non è stato arrestato, ma “solo” interrogato in merito alla presunta aggressione che sarebbe avvenuta nella notte del 9 agosto scorso a Londra.

    Nel video delle telecamere di sorveglianza a circuito chiuso dell’esclusivo club di Londra Chiltern Firehouse si vede Liam spingere la 36enne Debbie lungo un corridoio e poi afferrarla con una mano alla gola.

    “Solo un gioco”. Si sarebbe giustificato l’ex Oasis. Stessa tesi della fidanzata che non ha sporto alcuna denuncia nei suoi confronti ma – viste le immagini – la polizia ci vuole vedere chiaro.

    Altri testimoni dell’accaduto invece parlano di una lite furibonda fra i due al termine della quale il cantante, rivolgendosi alla ragazza, avrebbe urlato: “È una strega, è stata colpa sua”. Un semplice litigio o qualcosa di più?

    Per Liam non si tratta del primo guaio con la giustizia. Nel 1998, durante una tappa australiana del tour della sua band, è stato arrestato con l’accusa di aver aggredito con una testata un fan diciannovenne che gli chiedeva insistentemente una foto.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Exit mobile version