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    L’emozionante discorso di Jeremy Corbyn al festival di Glastonbury

    Il leader laburista Jeremy Corbyn sul palco di Glastonbury. Credit: Reuters

    Il leader laburista è salito sul palco nel pomeriggio di sabato 24 giugno accompagnato da Michael Eavis, il fondatore del festival che da più di quarant’anni è uno degli appuntamenti musicali più conosciuti al mondo

    Di TPI
    Pubblicato il 25 Giu. 2017 alle 12:25 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:57

    È stata un’accoglienza da rockstar quella che ieri ha visto salire sul palco del festival musicale di Glastonbury, Regno Unito, il leader laburista britannico Jeremy Corbyn.

    Il sessantottenne capo dell’opposizione, in questo momento acclamatissimo dopo l’inattesa rimonta del suo partito alle ultime elezioni e il forte calo di popolarità della premier Theresa May, è stato probabilmente il più applaudito del festival, che vedeva tra gli ospiti musicisti del calibro di Radiohead, Foo Fighters e Liam Gallagher.

    Corbyn è salito sul palco nel pomeriggio di sabato 24 giugno accompagnato da Michael Eavis, il fondatore del festival che da più di quarant’anni è uno degli appuntamenti musicali più conosciuti al mondo, e che ogni anno vede centinaia di migliaia di persone riversarsi in un prato nei pressi di Pilton, Regno Unito.

    Il pubblico, per la stragrande maggioranza composto da giovani, ha cantato quello che ormai è l’inno riservato a Corbyn quando si presenta in pubblico, ovvero il coro di Seven Nation Army dei White Stripes riadattata con le parole “Oh-oh Jeremy Corbyn”, e poi il leader laburista ha tenuto un discorso di circa quindici minuti.

    Riproponendo i valori promossi dal manifesto del partito proposto durante la campagna elettorale, tra le altre cose Corbyn ha voluto anche citare il presidente degli Stati Uniti, dicendo “Se guardate laggiù, c’è un poster con un messaggio per il presidente Donald Trump. Sapete cosa dice? Costruite ponti, non muri!”.

    Il lungo discorso a braccio ha avuto il suo picco emozionale alla fine, quando Corbyn ha voluto citare La maschera dell’anarchia, un componimento del 1819 del celebre poeta britannico Percy Bysshe Shelley, invitando i presenti a ribellarsi contro lo status quo con le parole:

    Rise like lions after slumber

    In unvanquishable number

    Shake your chains to earth like dew

    Which in sleep had fallen on you

    Ye are many, they are few!

    (“Rialzatevi come leoni dopo il sonno

    In numero invincibile

    Gettate a terra le vostre catene come fossero rugiada

    Che sia caduta su di voi mentre dormivate

    Loro sono pochi, voi siete molti!”)

    Questa una video-sintesi del discorso che ha emozionato la folla presente:

     

    Corbyn si è poi trattenuto nell’area del festival, ed è stato poi visto servire birra in un bar ai partecipanti:

    Non tutti hanno però apprezzato il fatto che il discorso di Corbyn sia stato trasmesso in diretta dalla Bbc come parte del festival: in particolare Nigel Farage, leader dello Ukip, ha definito “oltraggioso” il fatto di dover pagare il canone televisivo per ascoltare un comizio del leader laburista:

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