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È morta Milva, storica voce della musica italiana

Di Antonio Scali
Pubblicato il 24 Apr. 2021 alle 09:33 Aggiornato il 24 Apr. 2021 alle 17:56

È morta Milva, storica voce della musica italiana

Si è spenta ieri, 23 aprile 2021, ad 81 anni Milva, voce storica della musica leggera italiana, che tutti riconoscevano per quell’inconfondibile fulgida chioma di capelli ramati. Da tempo “la Rossa” aveva perso la coscienza del tempo e della memoria, e viveva nella casa di via Serbelloni, pieno centro di Milano, con la fida segretaria Edith e la figlia, Martina Corgnati, critica d’arte. Sarà allestita nel foyer del Piccolo Teatro Strehler, martedì 27 aprile, dalle 9.30 alle 13.30, la camera ardente per Milva. I funerali seguiranno in forma strettamente privata.

Soprannominata “La Rossa” per il colore della sua chioma – Enzo Jannacci le scrisse anche una canzone con questo titolo – Milva ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo realizzando più di sessanta album. Nata a Goro, in Emilia Romagna, il 17 luglio 1939, nel corso della sua carriera ha partecipato 15 volte al Festival di Sanremo, un record di presenze che detiene insieme a Peppino Di Capri, Toto Cutugno e Al Bano. Nel 2010, dopo aver pubblicato il terzo album scritto e prodotto per lei da Franco Battiato (dopo Milva e dintorni del 1982 e Svegliando l’amante che dorme del 1989), intitolato ‘Non conosco nessun Patrizio’ e balzato immediatamente nella top 20 dei dischi più venduti in Italia, aveva annunciato il suo addio alle scene, dopo mezzo secolo di palcoscenico. Per molti è stata la “Pantera di Goro”, si è spenta ieri nella sua casa milanese dove viveva con Edith, la sua fidata segretaria, e la figlia Martina Corgnati, critica d’arte avuta con il produttore discografico Maurizio Corgnati.

Nella sua lunga carriera Milva è passata dalla canzone popolare al teatro di Giorgio Strelher, passando per la musica di Franco Battiato, di Ennio Morricone, di Astor Piazzolla, le canzoni dei grandi compositori greci, francesi, tedeschi e tanto altro ma anche quelli sui palcoscenici di tutto il mondo. La sua statura artistica è stata ufficialmente riconosciuta dalle Repubbliche Italiana, Francese e Tedesca, che le hanno conferito alte onorificenze. Il 26 marzo scorso Milva, aveva anche ricevuto il vaccino contro il Coronavirus. “Io mi vaccino perché tengo alla mia vita a e alla vita altrui”, aveva scritto sulla sua pagina Facebook, “Fatelo anche voi. Abbiamo bisogno di tornare alla vita di prima, e di abbracciare i nostri cari. Tutti quanti insieme possiamo farcela a sconfiggere questo virus”. “Milva è stata una delle interpreti più intense della canzone italiana. La sua voce ha suscitato profonde emozioni in intere generazioni. Una grande italiana, un’artista che, partita dalla sua amata terra, ha calcato i palcoscenici internazionali, rendendo globale il suo successo e portando alto il nome del suo Paese. Addio alla pantera di Goro”. Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ricorda Milva nel giorno della sua scomparsa.

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