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Marco Masini: “So bene chi è stato a dire che porto sfiga. I miei capelli? Sono artificiali”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 31 Mar. 2023 alle 10:32

Marco Masini quel “vaffa” che l’ha reso famoso oggi sa bene a chi indirizzarlo. Il destinatario è la persona che ha messo in giro la storia della sfortuna. “So bene chi è stato a dire che porto sfiga”.

Marco Masini si racconta al Corriere della Sera, dall’amore per la Fiorentina all’amicizia inossidabile con altri tre toscanacci: Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello. “Ogni estate noi quattro bischeri ci si ritrova a casa di Carlo. A mangiare focaccia all’olio sfogliando i giornali sportivi con le dita unte, discutendo delle amichevoli d’agosto e degli affari più improbabili del calciomercato”. Tutti ben diversi, in privato, dal loro ruolo pubblico. “Giorgio è molto sensibile, ha passato momenti difficili con suo fratello ed è stato uno dei primi a starmi vicino quando ne ho avuto bisogno, riesce sempre a sdrammatizzare e questo aiuta”. Di difficoltà, Masini ne ha avute come tutti gli artisti. Ma una, quella della assurda nomea di porta-sfortuna, ha rischio di rovinargli la vita.

L’accusa di portare iella e l’ostracismo nei suoi confronti. Tanto che nel 2001 annuncia di non voler cantare più: “Non mi rovineranno la vita come a Mia Martini”, era stata la sua denuncia. “Non volevo ritirarmi, solo avvisare i miei fan che non era colpa mia se non mi si vedeva più in giro. Le tv non mi volevano ospitare. Quelli della mia casa discografica mi comunicarono: ‘Ci spiace, ma sei un prodotto invendibile'”. A far partire l’ingiuria “un addetto ai lavori. Lo stesso che, ogni volta che mi si nominava, faceva le corna o altri scongiuri. I colleghi, gli amici, per fortuna mi sono rimasti vicini. Eros Ramazzotti è tra quelli che più mi hanno difeso”.

“Ogni estate noi quattro bischeri ci si ritrova a casa di Carlo Conti. Io, lui, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni. A mangiare focaccia all’olio sfogliando i giornali sportivi con le dita unte, discutendo delle amichevoli d’agosto e degli affari più improbabili del calciomercato. E il più scatenato del gruppo sono proprio io”, racconta a Il Corriere della Sera.

Il cantante parla anche dei suoi capelli: “Ho cominciato a perderli da ragazzo, quando facevo il servizio militare nella Vam, la vigilanza dell’aeronautica, per colpa dell’elmetto stretto. Non ho fatto il trapianto, ma un rinfoltimento con capelli artificiali, sono giapponesi, tengono fino a 80 chili di strappo“. Parola di Marco Masini che, in un’intervista al Corriere della Sera, ha rivelato il “segreto” della sua chioma fluente, spiegando di aver fatto ricorso alla tecnologia per contrastare la perdita dei capelli e ammettendo di aver commesso questo “peccatuccio” di vanità.

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