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Linus risponde a Cecchetto: “Non perde occasione di denigrarmi. Nel suo docufilm ha evitato di nominarmi”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 5 Gen. 2024 alle 20:31

Linus risponde a Cecchetto: “Non perde occasione di denigrarmi. Nel suo docufilm ha evitato di nominarmi”

“Ho lavorato con lui per dieci anni, lui era il boss, io un ragazzino. A lui devo tutto il mio successo, e l’ho scritto e dichiarato in ogni occasione. Su ogni libro che ho scritto e in ogni intervista che mi hanno fatto, controllate pure. Ma i ragazzini crescono e i boss invecchiano, è la vita, e spesso non dipende dall’età…” Continua lo scontro tra Linus e Claudio Cecchetto dopo il documentare andato in onda su Rai1. In risposta all’intervista di Cecchetto al Corriere della Sera, il direttore artistico di Radio Deejay ha scritto una lettera allo stesso quotidiano milanese “per puntualizzare alcune cose” riguardo il rapporto con il fondatore della sua emittente.

“In questi trent’anni non ho mai rilasciato una qualunque dichiarazione contro di lui, mai. Cercatela pure, non la troverete”, ha scritto Linus. “Al contrario suo, che non ha mai perso un’occasione che fosse una per denigrarmi, compreso darmi dell’hater perché mi ero permesso di dire che la Notte Rosa fosse una cosa obsoleta. Per fortuna lo stesso Sindaco di Rimini intervenne a darmi ragione”.

“Certo, non ci siamo mai stati simpatici”, ha ammesso il conduttore di “Deejay chiama Italia”. “Certo, capisco la frustrazione per aver visto la radio che lui aveva fondato e poi buttato non solo non affondare ma continuare a viaggiare a gonfie vele. Da trent’anni poi! Dev’essere terribile! Ma, mi chiedo, è colpa mia?”

Riguardo la “pietra dello scandalo”, ossia il “fesso” dato da Linus commentando il documentario “People from Cecchetto”, il dj ha risposto così: “Come avrei dovuto definire chi fa una puntata celebrativa sui ‘nostri anni’ e con cura certosina e scientificamente meschina evita per tutto il tempo anche solo di nominarmi? Bastava quello, ma i fessi non sono stati in grado di capirlo”.

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