Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Spettacoli

La figlia di Giampiero Galeazzi contro Mara Venier: “Ho il dubbio se gli abbia veramente voluto bene”

Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 26 Nov. 2022 alle 09:33

Sono una doccia fredda le parole che ha dedicato Susanna Galeazzi a Mara Venier. Lo sono per tutti i telespettatori che in questi anni hanno creduto in una grande amicizia tra il giornalista sportivo e la popolare conduttrice di Rai Uno.

A un anno dalla morte di Giampiero Galeazzi, scomparso a 75 anni in seguito a complicanze dovute al diabete, la figlia – ora giornalista Mediaset – ha rilasciato alcune forti dichiarazioni. Nelle quali non si fa problemi a criticare Mara Venier e la puntata di Domenica In che decise di dedicare a Galeazzi, non appena venuta a conoscenza della sua morte.

“In alcuni casi era imbarazzante. Già come carattere era fuori dalle righe, vederlo mascherato da Topolino o da sparviero, vederlo ballare come un orso. Glielo dicevamo con discrezione che forse non era il caso, ma non ne ha mai tenuto conto”, ha dichiarato in un’intervista rilasciata al settimanale “Diva e Donna”.

“Il direttore dello sport di allora, Marino Bartoletti, non lo trattò bene, per usare un eufemismo. Posso capire che tu non approvi certe cose, ma ci fu cattiveria umana nei suoi confronti”, ha aggiunto la giornalista parlando degli effetti sulla carriera di quelle buffe apparizioni. Da qui un duro attacco a Mara Venier: “La cosa più triste? Mio padre adorava Mara Venier. Ho avuto il dubbio e ce l’ho tutt’ora se lei gli abbia veramente voluto bene. Il giorno dopo la sua morte ha fatto una trasmissione da vedova sconsolata invitando a parlare di mio padre Marino Bartoletti che doveva presentare un suo libro e altri che non erano esattamente suoi amici. Nessun riferimento alla famiglia da parte di Mara. Nessun messaggio di condoglianze, nemmeno a mia madre. Mio padre sarebbe rimasto molto sorpreso e amareggiato”, ha concluso Galeazzi.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version