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Katia Ricciarelli: “Hanno fatto morire Pippo Baudo da solo, non meritava questa fine. Non perdono, i conti torneranno”

Le parole dell'ex moglie del conduttore a "Verissimo"

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 15 Set. 2025 alle 15:13

Ospite di Verissimo, Katia Ricciarelli è tornata a parlare dell’ex marito Pippo Baudo, scomparso lo scorso 16 agosto a 89 anni, scagliandosi nuovamente contro l’ex assistente del conduttore. La cantante, infatti, ha ribadito che nessuno l’ha avvisata della morte del presentatore: “All’inizio ho pensato che fosse una fake news poi invece i miei agenti mi hanno detto che Pippo era morto. Noi eravamo divorziati, però sapere che fosse vivo mi ha dato una sicurezza. Devo farmi forza, sono stata anche un po’ male non volevo neanche più lavorare, ma ho capito che il lavoro era un toccasana”.

Katia Ricciarelli, quindi, attacca l’ex segretaria di Pippo Baudo, che non nomina mai direttamente: “Avrebbe dovuto avvisarmi, visto che lui era da un mese in ospedale e non stava bene, e comunque avrebbe dovuto dirmi che era morto. L’avrei voluto sapere subito e non dalle condoglianze delle persone. Non porto rancore a nessuno, non fa niente quello che c’è stato: ma sta morendo e non me lo dite? E quando sono andata alla camera ardente, era in lacrime lei, e ero in lacrime io. Ma se sei una segretaria fai la segretaria. Perché non mi hai telefonato?”. Poi racconta che il conduttore “era isolato da tutti e se tutti dicono la stessa cosa, c’è una ragione. Poi c’è quello che non lo vuole far sapere, che fa finta di avere avuto rapporti con lui”. Non essere stata avvisata, insiste, l’ha vissuto “come una grande cattiveria. Alessandro è stato anche lui messo da una parte, io l’ho visto piangere. Non dico bugie non sono capace, piuttosto so zitta”.

Sul loro matrimonio, poi, afferma che “sono stati 18 anni importanti, non litigavamo molto, eravamo due persone adulte, sono sicura che non mi abbia mai tradita, io ero gelosa quando lo vedevo con queste belle donne, tutte spogliate. L’ho amato tanto» spiega Ricciarelli, «mi piaceva la sua apertura mentale, l’intelligenza, la cultura. Gli vorrei dire che siamo stati degli stupidini, ci siamo sposati pensando che sarebbe stata l’ultima tappa e i problemi si potevano risolvere. Mi dispiace che se ne sia andato praticamente da solo. Se lo avessi saputo prima, sarei andata da lui, avrei buttato giù la porta. È brutto farlo morire solo quando sarei potuta essere lì. Non perdonerò mai, e verrà un giorno che i conti torneranno, perché i conti tornano sempre”.

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