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Golden Globe 2022, tutti i vincitori di una cerimonia senza stelle e red carpet

Credit: Ansa photo
Di Maria Elena Marsico
Pubblicato il 10 Gen. 2022 alle 16:24

Una cerimonia senza red carpet, niente attesa davanti alla tv, nessun discorso dei vincitori o voti agli abiti. I Golden globe, sotto il peso degli scandali dello scorso anno, quest’anno hanno cambiato tono. Un’atmosfera quasi intima e familiare, senza “stelle” e luccichii, per l’evento che viene considerato l’anticamera degli Oscar e che include anche la tv.

Una premiazione passata quasi in sordina con i vincitori annunciati dai membri della tormentata Hollywood Foreign Press Association e poi pubblicati sui social network. Una cerimonia di novanta minuti ospitata dal Beverly Hilton Hotel e che non ha avuto neanche un live streaming. Tra scandali e polemiche, però, i premi sono state assegnati.

I VINCITORI

In questa 79esima edizione, a vincere la “statuetta” per il miglior film drammatico è il western targato Netflix “Il poter del cane” di Jane Campion che porta a casa anche altri due premi: quello per la migliore regia e per il miglior attore non protagonista: Kodi Smit – McPhee, di 25 anni. Con la regista Campio è ancora una volta una donna a vincere uno dei premi più ambiti, dopo Chloé Zhao vincitrice, l’anno scorso, con “Nomadland”.
West Side Story”, il remake del celebre musical, questa volta firmato da Steven Spielberg vince la statuetta per il miglior film musical o commedia. E non solo. Il premio per la miglior attrice protagonista nella stessa categoria va a Rachel Zegler, che nel film interpreta Maria, e quello per la miglior attrice non protagonista ad Arianna DeBose, nella parte di Anita.

Il miglior attore non protagonista in un film drammatico è Will Smith, nella parte del papà delle sorelle Serena e Venus Williams nel biopic “King Richard” di Reinaldo Marcus Green. Nella categoria musical o commedia, ad aggiudicarsi la statuetta è Andrew Garfield per aver interpretato Jonathan Larson in “Tick, Tick…boom!” di Lin – Manuel Miranda. La migliore attrice protagonista recita nel film “Being the Ricardo” di Aaron Sorkin ed è Nicole Kidman nei panni di Lucille Ball.

La coloratissima “Encanto” della Disney è il miglior film d’animazione. Tra i candidati anche “Luca” della Disney Pixar firmato dall’italiano Enrico Casarosa che, pur vivendo a Los Angeles da trent’anni, nel film inserisce la sua terra e la Liguria; mentre la miglior sceneggiatura è del film “Belfast” di Kenneth Branagh, tra i favoriti agli Oscar per il miglior lungometraggio. La miglior colonna sonora va invece ad Hans Zimmer per la musica in “Dune” di Denis Villeneuve; mentre la miglior canzone originale è “No time to die “di Billie Eilish e Finneas O’Connell per l’omonimo film di Cary Fukunaga.

L’Italia rimane senza premi. Oltre a Casarosa, non viene premiato nemmeno Paolo Sorrentino per “È stata la mano di Dio”, candidato nella categoria “Miglior film in lingua straniera”. Il premio va, infatti, alla pellicola giapponese “Drive my car” di Ryūsuke Hamaguchi.

I PREMI DELLA TV

Per quanto riguarda la televisione, “Succession” (genere drammatico) e “Hacks” (commedia/musical) sono le migliori serie tv dell’anno. La prima supera anche “Squid Game” che però porta a casa la statuetta per il miglior attore non protagonista vinta da O Yeung-Su, nella parte del giocatore più anziano con il numero 1.
Il migliore attore drammatico è Jeremy Strong, mentre la miglior attrice non protagonista nella stessa categoria è Sarah Snook. Entrambi per i loro ruoli in “Succession”.
La migliore attrice è Mj Rodriguez nei panni di Blanca Evangelista in Pose. È la prima donna transgender a vincere il Golden Globe.
“Hacks” ha la miglior protagonista nella categoria Musical/commedia: è Jean Smart in “Ted Lasso”.
Il premio per la miglior miniserie va a “The Underground Railroad” di Barry Jenkins. In questa categoria la miglior attrice è Kate Winslet per il suo ruolo in “Omicidio a East Town”, mentre il miglior attore è Michael Keaton in “Dopesick”.

UNA CERIMONIA POCO “GOLDEN”

La cerimonia si è svolta davanti a circa duecento persone ed è stata introdotta dalla giornalista tedesca Helen Hoehne, presidente attuale della Hfpa. Ha spiegato come l’organizzazione stia cercando di cambiare dopo gli scandali emersi lo scorso anno. Alla vigilia della premiazione 2021, infatti, il Los Angeles Times aveva rilevato che tra gli 87 membri non figurava nemmeno un giornalista nero. Quest’anno anche la Nbc ha deciso di non partecipare all’evento non mandandolo, quindi, in onda, rinunciando all’esclusiva che aveva da anni (e che pagava circa 60 milioni di dollari). Dopo gli Oscar e i Grammy, i Golden Globe – quest’anno poco “golden” – sono la premiazione più seguita.

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