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Film Cortellesi, il ministero della Cultura bocciò i finanziamenti: polemica Sangiuliano-Franceschini

Di Marco Nepi
Pubblicato il 24 Nov. 2023 alle 15:02

Film Cortellesi, il ministero della Cultura bocciò i finanziamenti: polemica Sangiuliano-Franceschini

Fa discutere la bocciatura del ministero della Cultura a “C’è ancora domani”, film diventato in poche settimane un simbolo della lotta contro la violenza domestica. La pellicola di Paola Cortellesi, che ha appena superato i 20 milioni di euro di incassi e ha sollevato un grande dibattito sulla violenza contro le donne, nel 2022 era stata esclusa dalla lista ristretta di film che hanno poi ricevuto finanziamenti pubblici.

A ricordare la decisione è stato Alberto Pasquale, presidente dell’Umbria film commission, che in un post su Facebook ha ironizzato sulla “lungimiranza delle commissioni ministeriali”.

L’esclusione risale all’anno scorso, quando il progetto di Cortellesi non è rientrato tra i film da sostenere con il contributo selettivo. La pellicola faceva parte della categoria ristretta delle opere con un budget superiore a cinque milioni di euro: secondo quanto dichiarato dal ministero a La Repubblica per regolamento potevano essere scelti solo tre film che superavano questa soglia. La scelta alla fine è ricaduta su “Rapito” di Marco Bellocchio, “Comandante” di Edoardo De Angelis e “Confidenza” di Daniele Luchetti, non ancora uscito. Ai primi due sono stati assegnati 630.000 euro ciascuno, al terzo film 350.000 euro. Esclusi “C’è ancora domani” e “Le assaggiatrici” di Silvio Soldini, che, quindi, non sono stati giudicati di sufficiente “straordinaria qualità artistica in relazione a temi culturali, a fatti storici, eventi, luoghi o personaggi che caratterizzano l’identità nazionale”.

Fonti del ministero hanno dichiarato al quotidiano romano che i produttori del film  campione d’incassi non hanno avuto contestato la decisione, specificando che “C’è ancora domani” ha avuto, grazie al tax credit, un ritorno economico di 3.050.000 euro.

“Il film di Paola Cortellesi è molto bello, consiglio di vederlo. Se fosse dipeso da me, sarebbe stato in cima alla lista delle opere finanziate. Questo conferma il lavoro con cui stiamo riformando l’intero sistema. Per fortuna che, a breve, nel pieno rispetto della normativa, ci sarà una nuova commissione”, ha sottolineato in una nota il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

“Io ho trovato splendido il film di Paola Cortellesi, ma il compito di un ministro è solo tutelare l’autonomia della commissione tecnica e rispettarne le decisioni, incluse quelle, come in questo caso, non condivise”, ha detto invece il senatore del Pd Dario Franceschini, ex ministro della Cultura, che si è detto “stupefatto e preoccupato” dalle dichiarazioni di Sangiuliano. “Un ministro che interferisce nelle decisioni di una commissione che eroga finanziamenti con valutazioni personali o politiche commette un reato. Forse è bene ricordarlo”. L’ex ministro si è anche detto “orgoglioso” del fatto che “grazie al meccanismo automatico del tax Credit introdotto dalla nuova legge sul cinema, il film di Paola Cortellesi sia stato realizzato anche grazie a un contributo del ministero di oltre 3 milioni di euro”.

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