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Un festival digitale per parlare d’Europa

Di Redazione TPI
Pubblicato il 27 Apr. 2020 alle 10:08 Aggiornato il 27 Apr. 2020 alle 10:09

“Si può fare!” sosteneva nel 1974 il dott. Frederick von Frankenstein nel film Frankenstein Junior. E questo hanno esclamato i ragazzi dell’Associazione Civetta quanto il COVID li ha obbligati a ripensare il loro Festival Europe City Project, che faceva della presenza fisica e dell’interazione tra persone uno dei suoi elementi chiave. Ed allora, interazione e presenza “fisica”, si faranno ma con le tante piattaforme digitali oggi disponibili.

Civetta è un’associazione che da anni cura un programma innovativo di formazione gratuita nelle scuole, su temi di attualità, al fine di fornire alle generazioni future gli strumenti per essere cittadini consapevoli e partecipare attivamente al processo democratico. Ma perché non ampliare il coinvolgimento in questo dialogo? E così dall’anno scorso hanno deciso di coinvolgere nelle loro riflessioni anche tutta la cittadinanza, non solo gli studenti. Per questo hanno realizzato un festival diffuso a Milano che per 4 giorni ha declinato i temi caldi della cultura Europea (storia, integrazione, istruzione, diritti, periferie, sostenibilità, diversità) in luoghi inconsueti della città (cinema, teatri, bar, cortili e case private, centri culturali) attraverso linguaggi innovativi (musica, arte, teatro, performance, talk interattivi con il pubblico, concerti, etc.). Questo il video che racconta l’edizione passata!

Come fare dunque in tempi di pandemia? Chiaro: trasferire tutto sui loro social. Noi di TPI abbiamo deciso di essere parte di questo bel progetto e dunque, tra l’8 e il 10 maggio, trasmetteremo tutti i loro contenuti, commentandoli insieme in un dialogo tra giornalisti e lettori a cui chiediamo di partecipare attivamente con opinioni, critiche, pensieri per provare a capire insieme, come Europei, che tipo di periodo storico stiamo vivendo e come questo influenzerà le nostre vite in futuro e l’Europa tutta.

Ci saranno interviste a personalità delle istituzioni europee, concerti live, dialoghi con esperti e i cittadini. Ma la punta di diamante di questi contenuti che si alterneranno nelle giornate dll’8, 9 e 10 maggio e fulcro del festival, sarà un film su come gli Europei che non risiedono nel loro paese d’origine stanno vivendo questo periodo eccezionale. Siamo tutti curiosi perché se rimanere chiusi a casa propria è già difficile, come potrà essere vivere la quarantena lontani dal proprio paese e dalla propria famiglia?

Tutti gli italiani all’estero sono coinvolti e se anche voi siete lontani da casa e volete partecipare inviate un vostro video seguendo le istruzioni che troverete a questo link.

Alla fine l’entusiasmo è stato contagioso, ci siamo convinti e non abbiamo potuto fare a meno di esclamare anche noi: “SI PUO’ FARE!” ma ovviamente non senza il vostro aiuto!

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