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Fedez a Domenica In: “Ho pensato di farla finita, salvo grazie alla mia famiglia”

Di Antonio Scali
Pubblicato il 3 Dic. 2023 alle 17:28

Ospite a Domenica In, Fedez si è raccontato nel salotto di Mara Venier: “Devo dire che sto bene, mi sto riprendendo. Un po’ di acciacchini ma sto bene”, ha detto il cantante. Lo scorso ottobre è stato ricoverato per la rottura di due ulcere anastomiche: “Ho avuto paura, tuttora non nego che è tanta perché a 34 anni ne ho viste un po’ e ho capito che il mio fisico ha reagito a cose abbastanza invasive. C’è il corpo da una parte e la mente dall’altra, mente che a volte trascuriamo, invece vanno di pari passo”, ha sottolineato Fedez.

“La mattina avrei avuto un volo per Los Angeles: fortunatamente ho avuto dei sintomi la mattina. Se avessi avuto quello che ho avuto in volo, sarebbe stato fatale”, ha ammesso il rapper. Poi il cantante ha iniziato a parlare di salute mentale, un tema a lui caro: “Io posso parlare per la mia esperienza. Mi sono trovato a dover fare i conti con la possibilità di morire, devi affrontare una cosa grande e farlo in maniera così precoce non è sano per la tua mente. Dopo l’intervento, dopo aver curato la malattia ci sono stati degli strascichi. Avevo questa volontà di fare indigestione di vita, dormivo poco, uscivo sempre, ero bulimico di vita… mi sono ritrovato a prendere così sette tipi di farmaci e ho avuto un attacco ipomaniacale. Ho messo a rischio la stabilità della mia famiglia oltre che la mia stabilità”.

Quindi il momento più buio: “Dopo Sanremo ero nel culmine della mia poca lucidità. Quindi succede che dopo qualche settimana la mia bocca smette di funzionare: inizio ad avere dei tic nervosi alla bocca e non riesco più quasi a parlare. Quindi stoppo tutti gli antidepressivi e i farmaci che prendevo, senza scalare. Ho avuto l’effetto da rebound. Non riuscivo a distinguere i sogni dalla realtà, sudori freddi, disorientamento. Ma la fase più difficile è arrivata dopo quando non avevo più farmaci e sono caduto in una depressione profonda”, racconta Federico.

Per fortuna è riuscito a uscirne grazie all’aiuto di specialisti: “Trovo assurdo sia ancora un privilegio, deve essere un diritto per tutti e non un privilegio per pochi. Così come si cura il corpo va curata la mente”. Fedez poi confessa: “Io oggi sono ancora qua è semplicemente per la mia famiglia se no il dolore è talmente forte che pensi anche a gesti estremi per farlo finire. Il pensiero di recare un danno così grande alle persone che ami di più è una cosa che ti frena”.

Oggi Fedez è impegnato a sensibilizzare sul tema della salute mentale e sta pensando di produrre un documentario su Franco Basaglia, psicologo e psichiatra innovatore nel suo campo, di cui nel 2024 ricorreranno i cento anni dalla nascita. Inoltre il suo sogno ora è “aprire un centro di aggregazione che possa accogliere ragazzi e ragazze con problemi di salute mentale che possano trovare aiuto gratuitamente”. Quindi Mara Venier ha confessato di essere stata a sua volta ricoverata per depressione, invitandolo, per quanto possibile, ad osservare il mondo con leggerezza.

C’è poi spazio per parlare della vita privata e del suo grande amore con Chiara Ferragni: “Il primo messaggio me lo ha mandato lei ma poi io sono andato a gamba tesa. È incredibile come siamo uno l’antitesi dell’altro, lei ha un approccio alla vita completamente diverso dal mio ma ci siamo trovati su quelle due o tre cose veramente importanti, una scala di valori, cose intime che a me hanno fatto dire che, senza ombra di dubbio, fosse la persona con cui volevo stare per tutta la vita”.

In merito alla proposta di matrimonio fatta durante un concerto: “La sera prima avevamo litigato moltissimo, ma proprio del tipo che anche i miei amici avevano litigato con i suoi, un Armageddon. Quindi avevo anche un po’ il dubbio sulla sua risposta, ma prova a dire di no davanti a 12mila persone”. Sugli haters Fedez ha le idee chiare: “Quando faccio qualcosa di benefico non accetto mi si faccia il processo alle intenzioni: ha fatto questa cosa per ottenere fama. Come fai a comprovare che non sia mosso da un fine sano?”.

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