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Fedez denuncia il Codacons: “Intrapresa una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 19 Feb. 2024 alle 11:20

Fedez denuncia il Codacons: “Intrapresa una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana”

Fedez risponde al Codacons. Con un esposto il rapper ha denunciato l’associazione dei consumatori per aver “consapevolmente accusato” il rapper “di essere incline a commettere reati”.  Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la querela per calunnia e diffamazione è stata depositata alla procura di Milano anche per conto della madre di Fedez, Annamaria Berrizaghi, e del padre Franco Lucia, in quanto amministratori unici e legali rappresentanti di due delle società a cui affluiscono i proventi delle attività del cantante, la Doom srl e la Zedef srl.

“Da tempo il Codacons ha intrapreso una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana” nei confronti di Fedez “per presunti comportamenti censurabili, quando non addirittura penalmente rilevanti. Tutte le contestazioni mosse si sono rivelate infondate e strumentali unicamente ad attaccarlo ingiustamente”, hanno scritto i legali dell’artista.

Negli scorsi giorni il Codacons aveva presentato a sua volta un esposto chiedendo alla guardia di finanza una verifica sulle società che gestiscono le attività di Fedez. L’associazione aveva fatto riferimento alle dichiarazioni rese da Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, in tribunale nel 2020, quando si era dichiarato “nullatenente” perché “è tutto intestato alle società mie”. Il Codacons ha negato di aver voluto affermare che il “gruppo Fedez evade il fisco”, sostenendo però che “in termini probabilistici, l’analisi dei fatti storici e delle esperienze porta a dire che questo tipo di azioni e comportamenti il più delle volte porta o è diretto anche ad evadere il fisco”.

Secondo gli avvocati Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci, quella del Codacons è una “ricostruzione parziale dei fatti e non veritiera nonché in grado di instillare nel lettore medio, per le espressioni utilizzate, sebbene in forma ipotetica, il (falso) convincimento che dietro lecite operazioni societarie” si “celino condotte illecite” evocando “scenari sfuggenti, insinuanti, dai contorni indefiniti ed inquietanti dai quali emerge persino l’impressione di forze oscure all’opera per non si sa bene quali arcani e reconditi motivi”. L’associazione, proseguono i legali, con una “grave condotta diffamatoria” e riferendo “fatti non rispondenti al vero”, ha accusato Fedez “di essere incline a commettere reati” mentre le operazioni delle società avrebbero solo lo scopo di una “maggiore efficacia ed efficienza” e di un risparmio dei costi.

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