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Emma Marrone: “Massacrata per i miei shorts all’Eurovision. Ma Damiano con i tacchi va bene: è sessismo”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 4 Giu. 2021 alle 13:32 Aggiornato il 4 Giu. 2021 alle 13:44

“Non sto a contare i pregiudizi subiti, ho imparato a fregarmene. A volte ero troppo avanti e non sono stata capita”: Emma Marrone ha condiviso i suoi ricordi dell’Eurovision in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera a margine del concerto di ieri sera a Lignano Sabbia D’Oro. 

La cantante ha partecipato alla competizione musicale europea nel 2014. “Invece che essere sostenuta perché avevo portato un pezzo rock come ‘La mia città’, un atteggiamento non da classica cantante pop italiana che punta sulla voce o sulla femminilità, venni massacrata: si parlò solo degli shorts d’oro che spuntavano sotto l’abito e delle mie movenze. Ora che Damiano dei Måneskin si presenta a torso nudo e con i tacchi a spillo va bene: è evidente che c’è sessismo”, ha affermato. Anche le giurie straniere, ricorda la cantante, non apprezzarono e la relegarono nelle parti basse: “Non feci interviste con Paesi omofobi e razzisti e non arrivarono voti da loro”.

Ieri Emma è tornata sul palco dopo la lunga pausa dovuta al lockdown nell’Arena Alpe Adria di Lignanano Sabbia d’Oro davanti a un pubblico limitato per le misure sanitarie a 986 persone: il suo è il primo concerto post-Covid tra quelli degli artisti da disco di platino. “Mi piace definirmi coerente. Ho partecipato a Bauli in piazza (la manifestazione dei lavoratori dello spettacolo, ndr) e qui sono impegnate tutte le persone che erano previste per il tour dello scorso anno. È il mio Primo Maggio personale. Nessuno è rimasto a casa”, ha sottolineato la cantautrice. “Quando mi hanno abbracciata mi sono sentita una brava persona”.

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