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“Per gestire il successo di Harry Potter sono diventato alcolista”, la rivelazione di Daniel Radcliffe

Daniel Radcliffe sul set di Harry Potter. Credit: Warner Bros

L'attore, alla soglia dei 30 anni, confessa di essere caduto nella dipendenza durante le riprese dei film

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 21 Feb. 2019 alle 16:54

Daniel Radcliff per la maggior parte delle persone porterà sempre la maschera di Harry Potter. Alla soglia dei trent’anni, l’attore britannico ha alle spalle ormai quasi venti annidi carriera. Questo, però, ha pro e contro.

Non è difficile immaginare quanto sia stato difficile per un bambino ritrovarsi catapultato praticamente da un giorno all’altro nel mondo del successo. I riflettori, infatti, hanno avuto un ruolo nella crescita del giovane Daniel, come racconta lui stesso in un’intervista rilasciata a Off Camera with Sam Jones.

“A scuola mi sentivo una merda”, ha riferito l’attore, che si dice certo del fatto che ritrovarsi sul set sia stata un’esperienza positiva in quel frangente: “È stato bello stare sul set di un film dove la mia iperattività e tutto ciò che irritava gli insegnanti tornavano utili e venivano incoraggiate”.

Il successo, però, è presto diventato un ostacolo per Daniel, che, ancora giovanissimo, incapace di gestirlo, è caduto nel tunnel dell’alcolismo. “Il modo più facile per dimenticare di essere costantemente osservato era ubriacarmi”, ha detto.

“Ma quando sei davvero molto ubriaco, ti rendi conto che le persone ti osservano ancora più attentamente, proprio perché hai bevuto. E allora bevi ancora di più”. E questo, ha spiegato l’attore britannico, “ha un grosso impatto sulla tua psiche”.

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Se nella vita privata Daniel cercava rifugio nell’alcol, in quella pubblica aveva l’obbligo di mostrarsi sempre impeccabile. D’altronde restava pur sempre il maghetto più amato del mondo.

“Hai un lavoro fantastico, sei in salute, non hai il diritto di non sembrare continuamente entusiasta”, ha riferito ancora Radcliffe. Il senso di colpa per una vita praticamente perfetta si sommava alla pressione: “Inizi a pensare: ‘Cavolo! Io sento solo un’umana sensazione di tristezza, non va bene? Non sono bravo ad essere famoso?'”.

È solo nel 2012 che Daniel Radcliffe riesce a sconfiggere la sua battaglia contro l’alcolismo. “Mi sono alzato una mattina, dopo una brutta nottata e mi sono detto: ‘Basta, così non può andare'”. Così l’attore è riuscito a farsi forza: “Quando qualcuno parla dei problemi di Justin Bieber o di altri, dico sempre: ‘Non puoi sapere cosa gli sta succedendo. Per quella persona, in quel momento, le cose possono essere totalmente fuori controllo'”.

A salvare l’attore probabilmente è stata soprattutto la passione per quello che fa. “Amo il mio lavoro, anche quando ho toccato il fondo lo amavo talmente tanto che non sono mai mancato sul set”. E, infatti, anche quando era finito nel buco nero della dipendenza, Daniel non ha mai pensato nemmeno per un attimo di lasciare: “Non c’è mai stato un momento in cui ho pensato: ‘Vorrei che non fosse successo a me. Non è mai successo di pensare ‘vorrei non essere diventato Harry Potter'”.

Harry Potter l’ha gettato nella dipendenza, ma è stato sempre lui, il maghetto, a salvarlo.

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