Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Spettacoli

Crozza sulle proteste in Francia: “Noi non ci incazziamo più e il gilet giallo solo se ce lo chiede la Ferragni”

Maurizio Crozza a Che Tempo Che Fa. Credit: Rai

Le proteste dei ‘gilet gialli’ contro il caro carburante vanno avanti dal 16 novembre 2018

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 21 Nov. 2018 alle 18:04 Aggiornato il 21 Nov. 2018 alle 18:12

“Mentre in Francia bloccano il paese, noi non ci incazziamo più”. Così il comico genovese Maurizio Crozza nella copertina del programma Rai Che Tempo Che Fa affronta la questione delle proteste in Francia per il caro benzina.

“In Francia c’è una sommossa in corso, sono scesi in piazza in 290mila perché il governo vuole aumentare la benzina e portarla a un prezzo medio di 1,58 centesimi al litro. Noi la benzina la paghiamo mediamente 1,65 al litro”, spiega il comico.

“Ed eccomi qui a protestare. Io protesto al contrario: io voglio pagarla come i francesi. Perché mentre loro bloccano il paese per tre centesimi in più, noi, non solo non ci incazziamo perché la paghiamo di più, ma non ci incazziamo nemmeno con chi ha promesso che avrebbe tolto le accise e non l’ha fatto. È vero, Salvini?”, continua.

“Noi non ci incazziamo più. Non ci incazziamo più per niente. Noi un gilet come questo lo indossiamo solo se ce lo dice la ferragni. Siamo completamente bolliti, non capisco perché”, aggiunge Crozza.

Le proteste in Francia

Il 21 novembre 2018 è il quinto giorno di proteste in Francia contro il caro dei carburanti e si prevede che la manifestazione continui fino a sabato 24.

Il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner, denuncia la “deriva totale” del movimento dei “gilet gialli”, condannando “la radicalizzazione” e il “numero troppo grande di feriti”.

“Assistiamo a una deriva totale di una manifestazione nata in modo casuale sabato e che ora si radicalizza con affermazioni non più coerenti, che vanno in tutte le direzioni”.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, dal canto suo, ha invitato al “dialogo” e al “confronto” per sedare le proteste dei gilet gialli. “Il governo sta attualmente affrontando proteste, è nel dialogo che possiamo uscire da queste, nel confronto, nella capacità di trovare sia il giusto ritmo che le soluzioni sul terreno”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version