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Claudio Santamaria: “I social sono il male del millennio. I genitori pensino ai comportamenti degradanti dei figli”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 6 Giu. 2023 alle 13:02

Claudio Santamaria: “I social sono il male del millennio”

La paternità, i nuovi progetti e il pericolo dei social: Claudio Santamaria, in occasione dell’uscita del suo nuovo film da protagonista, Denti da squalo, parla della sua vita professionale e privata.

Intervistato da Repubblica, l’attore parla della sua figlia, Atena: “I mesi tosti sono questi, perché devi correre. I bimbi a questa età non chiedono un impegno emotivo, devi solo stargli dietro. Sono i più grandi che creano preoccupazioni, il loro rapporto con i social, e lancio un appello ai genitori per il modo in cui volgarmente i ragazzi si mettono in mostra, ogni barriera sessuale infranta, nessun senso del pudore… Stanno subendo un lavaggio del cervello con la modifica costante della loro immagine, il corpo in mostra in modo spudorato. È il male del millennio, mi stupisco dei genitori che fanno i pudichi e poi se ne fregano degli atteggiamenti degradanti dei figli”.

E a proposito dei social, Claudio Santamaria dichiara: “Abbiamo denunciato chi ha diffamato pubblicamente e abbiamo cause in tribunale che in prima istanza abbiamo vinto. Le persone non si rendono conto che social non è virtuale e non è inconsistente. E quanto odio e rabbia circolino con il pretesto di esprimere le proprie opinioni. L’errore è pensare che un commento cattivo possa essere associato all’intelligenza”.

Sul suo impegno politico e sociale, l’interprete afferma: “Anni fa ho sostenuto la candidata sindaca di Roma Virginia Raggi e ogni volta vengo additato per questo come grillino. Credevo in un progetto e speravo in un cambiamento. Oggi mi domando come nel 2023 si possano negare dei diritti. Come Paese siamo ancora indietro da questo punto di vista, rispetto all’Europa e al mondo e come esseri umani”.

E sui suoi progetti e sogni lavorativi, Claudio Santamaria rivela: “Fare un film da regista. Cerco la storia. Ho girato un corto, The millionairs, premiato dai Nastri e a Venezia. Un’esperienza totalizzante, uno choc emotivo, piangevo tutti giorni. Quando l’ho raccontato a Bertolucci mi ha detto ‘Madonna, speriamo che non sia brutto’, e io: ‘ma che conta?’. Lui: ‘invece è l’unica cosa che conta, deve essere bello, conta quel che è sullo schermo’. Oggi questa è la mia priorità”.

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