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Claudio Cecchetto replica a Linus: “Io fesso? L’ho assunto io a Radio Deejay, era un mio dipendente”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 5 Gen. 2024 alle 10:26

Claudio Cecchetto replica a Linus: “L’ho assunto io a Radio Deejay”

Claudio Cecchetto replica agli attacchi di Linus: tutto ha avuto inizio quando, il giorno seguente la messa in onda del documentario Rai People from Cecchetto, Linus, nel corso del suo programma in onda su Radio Deejay, ha commentato gli ascolti affermando: “Ieri malissimo Rai 1, evidentemente c’era qualcosa di pochissimo interessante”.

E alla battuta di Nicola Savino: “Quanto sei fesso”, Linus ha risposto: “Eh, quanto fesso è quello”. Una critica alla quale ha risposto Jody Cecchetto, pubblicando un video sul suo profilo Instagram.

La battuta di Linus ha provocato la reazione del figlio di Claudio Cecchetto, Jody, che in un video su Instagram aveva ricordato che Radio Deejay esiste proprio grazie al padre.

Un concetto ribadito dallo stesso Claudio Cecchetto in un’intervista al Corriere della Sera nella quale replica allo stesso Linus.

Perché Claudio Cecchetto e Linus hanno litigato: cosa è successo

“Linus era arrivato in radio nel 1984. L’ho assunto io e lo sottolineo. Linus era un mio dipendente. Nel 1995 arrivò il Gruppo L’Espresso con Carlo De Benedetti. Di fatto erano i miei antagonisti. Quando acquisirono al 50% la Radio, cominciarono a cambiare le regole del gioco. La mia mission era duplice, guidare la radio numero uno in Italia da una parte, scoprire e lanciare talenti dall’altra, ma nel complesso era di matrice artistica. Quella dell’Espresso, ovvero dei miei antagonisti, era fare un sacco pubblicità e fatturare” ha raccontato Claudio Cecchetto.

L’ex disc jockey continua: “Radio Deejay era la mia radio, fondata con i miei soldi, era ovvio che a quelle condizioni non potevo restare. In questo quadro come capita spesso quando cambiano le proprietà Linus decise di restare, divenne dipendente del Gruppo L’Espresso. Scelse di stare dalla parte del più forte. Ma non voglio alimentare un dualismo inesistente ancora oggi dico che i miei antagonisti erano L’Espresso e De Benedetti. Deve essere chiaro che questi attacchi sono partiti da lui. Non è nella mia indole attaccare nessuno”.

Claudio Cecchetto, poi, ha commentato anche le critiche di Linus sugli ascolti bassi ottenuti dal documentario a lui dedicato, People from Cecchetto, e in onda sulla Rai: “Ma chissenefrega degli ascolti. Per me è stato come vincere l’Oscar, ero in prima serata su Rai 1. Quando sono entrato in Rai c’era l’indice di gradimento e non l’Auditel. L’indice di gradimento per me è ancora il metro di giudizio più valido. E quello del documentario è stato molto alto. E, lo sottolineo, non era un documentario su di me: c’erano gli 833, Jovanotti, Amadeus e Fiorello e poi Gerry Scotti. Anche Fabio Volo e Leonardo Pieraccioni, tanto per citarne alcuni”.

“E poi Carlo Conti, amico e collega, anche lui talent scout, e tantissimi altri. Tutte persone per cui conta un dato di fatto: quando li ho lanciati ero convinto che avrebbero fatto strada. E intendo che l’avrebbero fatta nel corso negli anni e nei decenni fino ad ora. Non mi stupisco di nessun successo ottenuto anno dopo anno da questi grandi amici. E poi non scordiamoci della Deejay’s gang. Quando Linus attacca me, sminuisce anche Gerry Scotti, Jovanotti e Fiorello”.

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