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“L’ultima notte di Amore”: il nuovo thriller con protagonista Pierfrancesco Favino

Di Alessandro Savoia
Pubblicato il 6 Mar. 2023 alle 12:08

Tensione e passione sono gli ingredienti vincenti del thriller a tinte noir “L’ultima notte di Amore” scritto e diretto da Andrea Di Stefano. Protagonista è Pierfrancesco Favino nei panni del poliziotto Franco Amore, che dopo 35 anni di servizio senza macchia, cede alle lusinghe di denaro facile l’ultimo giorno prima della pensione.

Accetta un lavoretto facile, trasportare una donna asiatica in auto dall’aeroporto in città. Ma durante il tragitto, all’altezza di un sottopassaggio, le cose si complicheranno. E intanto a casa lo sta aspettando la moglie con gli amici per una festa in suo onore.

In poco più di 2 ore il regista Di Stefano mette in piedi uno show, girando totalmente in pellicola, tra colpi di scena, criminalità e corruzione, con omaggi, voluti o meno, al cinema di Martin Scorsese e Michael Mann. L’attenzione dello spettatore è catturata sin da subito, entrando nella vicenda dopo un lungo volo a picco su Milano.

Pierfrancesco Favino prende per mano il suo personaggio donandogli una mutazione entusiasmante, dai toni sommessi dei primi minuti, alla grinta esplosiva verso la conclusione. E lo fa giocando molto sullo sguardo, sugli occhi, che vengono percepiti quasi smaliziati all’inizio per poi arrivare ad essere più decisi, che pretendono rispetto, senza dimenticarsi mai di far trasparire dolore e paura. Una evoluzione già apprezzata nella sua prova del recente “Nostalgia” di Mario Martone, che gli è valso un Nastro d’Argento.

Una riflessione la merita anche il resto del cast, grazie alla direzione di Andrea Di Stefano, uno che nella sua carriera ha domato ‘belve’ come Benicio Del Toro in “Escobar”. A partire da Antonio Gerardi, alla sua miglior interpretazione in carriera, nei panni di un “mafiosetto” che per atteggiamento ricorda, scusate se è poco, il Joe Pesci di “Quei bravi ragazzi”. Francesco Di Leva, collega poliziotto, è sempre più una certezza del nostro cinema, in grado di offrire grandi prove indipendentemente dalle caratteristiche del suo ruolo. Sempre credibile, Linda Caridi, una moglie innamorata, semplice nelle sue esternazioni, sognatrice.

Apprezzabile la fotografia di Guido Michelotti, che lavora su toni scuri, ombre e controluce, fari delle auto in movimento e lampioni in autostrada. Le musiche di Santi Pulvirenti restituiscono il senso di smarrimento e di angoscia del protagonista.

“L’ultima notte di Amore” regala momenti di cinema molto interessanti, a partire dal doppio punto di vista nel racconto della festa, alla enorme tensione durante le indagini, fino a quell’ombra nell’ultimo frame (senza spoilerare) che si presta a diverse interpretazioni. Un film che strizza l’occhio ad una platea internazionale, scelto non a caso dalla Berlinale nella sezione Special Gala.

Prodotto da Indiana Production, Memo Films, Adler Entertainment e Vision Distribution, arriverà nelle sale italiane dal 9 marzo.

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