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Celine Dion parla per la prima volta della sua malattia: “Spero in un miracolo ma devo imparare a conviverci”

Credit: AGF

La cantante canadese ha concesso a Vogue France la sua prima intervista dall'annuncio della diagnosi di sindrome della persona rigida

Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 24 Apr. 2024 alle 13:03

“Sta andando bene, ma c’è tanto da fare”. Per la prima volta da quando ha rivelato al mondo di soffrire della sindrome della persona rigida, una rara patologia neurologica, la cantante canadese Celine Dion ha parlato della sua malattia in un’intervista esclusiva a Vogue France.

L’artista 56enne, a cui è stata diagnosticata la sindrome nell’autunno del 2022, è costretta a seguire una “terapia atletica, fisica e vocale” per cinque giorni alla settimana, durante cui lavora sia sul proprio corpo che sulla sua voce.

“Non ho combattuto la malattia, è ancora dentro di me e lo sarà per sempre”, ha confidato a Vogue France Celine Dion, che spera sempre in una cura. “Troveremo, spero, un miracolo, un modo per curarla con la ricerca scientifica ma devo imparare a conviverci”.

Alla domanda se pensa di tornare sul palco, la cantante ha spiegato di non essere in grado di rispondere. “Non lo so”, ha detto l’artista di cui Vogue France ha pubblicato anche diverse foto con indosso abiti di tanti stilisti francesi. “Il mio corpo me lo dirà”.

Con oltre 250 milioni di copie vendute, all’inizio del febbraio scorso Celine Dion ha fatto una breve apparizione a sorpresa alla cerimonia dei Grammy Awards a Los Angeles, negli Stati Uniti, per consegnare il premio più prestigioso della serata, l’album dell’anno, a Taylor Swift. Alla fine gennaio, Amazon Prime Video ha annunciato l’imminente uscita del documentario “I Am: Celine Dion”, in cui la cantante tenta di “aumentare la consapevolezza” sulla sua malattia.

La star del Quebec non sale sul palco dal marzo 2020 quando tenne un concerto a Newark, negli Stati Uniti. Il suo Courage World Tour è stato poi interrotto dalla pandemia di Covid-19, mentre dal 2021 ha cominciato a soffrire dei sintomi della sindrome della persona rigida, che colpisca una persona su un milione e provoca forti dolori e difficoltà di movimento.

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