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Morta Catherine Spaak, le cause della morte dell’attrice

Di Marco Nepi
Pubblicato il 17 Apr. 2022 alle 22:44 Aggiornato il 17 Apr. 2022 alle 22:53

Morta Catherine Spaak, le cause della morte dell’attrice

E’ morta Catherine Spaak. L’attrice francese naturalizzata italiana si è spenta oggi, 17 aprile 2022, all’età di 77 anni in una clinica di Roma, in via Poerio, in zona Gianicolense, dove era ricoverata da qualche tempo. Ma quali sono state le cause della morte? In merito non sono state diffuse notizie ufficiali. Secondo alcune fonti considerate autorevoli, l’attrice sarebbe stata colpita da alcuni ictus. La notizia però, ripetiamo, non è stata confermata ufficialmente. Nella sua ultima intervista televisiva, nell’agosto del 2020, Catherine Spaak aveva rivelato a Storie Italiane di essere sopravvissuta a un’emorragia cerebrale: “Non provo nessuna vergogna a parlarne. Tante persone che hanno problemi di salute tendono a nasconderlo. Sei mesi fa ho avuto un’emorragia cerebrale e, successivamente, delle crisi epilettiche dovute alla cicatrice”. L’attrice spiegò: “Non sono venuta qui solo per parlare del mio film. Voglio che alle persone arrivi un messaggio: se siamo malati non dobbiamo vergognarci. Un’emorragia non fa piacere a nessuno, ma oggi qui con il sorriso, con la capacità di ragionare e di parlare, ma anche di ribellarmi. Non ho perso la mia grinta e il mio coraggio. Dico a tutti che si va avanti”.

Chi era

Catherine Spaak, morta oggi (17 aprile), era nata in una famiglia belga di artisti e uomini politici: la madre è l’attrice Claudie Clèves, il padre Charles è uno sceneggiatore cinematografico, la sorella Agnès è stata anch’essa attrice e poi fotografa mentre lo zio Paul-Henri ha ricoperto per più mandati la carica di primo ministro del Belgio. Sua zia era Suzanne Spaak. L’esordio nel cinema a soli 14 anni con una piccola parte nel film Il buco di Jacques Becker. Il debutto in Italia nel 1960 con Dolci inganni di Alberto Lattuada che condizionerà i suoi ruoli successivi, incentrati sullo stereotipo di un’adolescente spudorata, un personaggio che si ritrova in molte pellicole interpretate nella prima metà degli anni ’60, come Diciottenni al sole, Il sorpasso, La noia, La calda vita, La parmigiana, La bugiarda e La voglia matta. Su quest’ultimo set conosce Fabrizio Capucci, se ne innamora e i due si sposano nel 1963. Dalla loro breve unione nasce Sabrina, attrice di teatro.  Nel 1964 le viene assegnata la Targa d’oro ai David di Donatello  continua a lavorare in Italia con i più celebri autori e registi, diventando una presenza ricorrente nella commedia all’italiana (L’armata Brancaleone, Adulterio all’italiana, La matriarca, Certo, certissimo, anzi… probabile). Nel 1967 tenta il salto a Hollywood, con una partecipazione a Intrighi al Grand Hotel, per la regia di Richard Quine, ma il film non ottiene il successo sperato.

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