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L’associazione dei DJ scrive al governo: “Settore tra i più colpiti, servono nuove misure di sostegno”

Di Redazione TPI
Pubblicato il 18 Gen. 2022 alle 08:50 Aggiornato il 18 Gen. 2022 alle 08:51

Tra le categorie più colpite dalla pandemia di Covid c’è sicuramente quella del mondo dello spettacolo. Discoteche ed eventi dal vivo sono stati fortemente limitati e sono quindi tra i settori più danneggiati economicamente. Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi, al Ministro del Lavoro Andrea Orlando e a quello della Cultura Dario Franceschini, firmata dall’avvocato Deborah De Angelis, presidente A-DJ, e da Valentina Naso, presidente AID.

Scrivo la presente, in nome e per conto di A-DJ e AID, associazioni italiane tra quelle maggiormente rappresentative dei DJ. In Italia sono circa 20.000 i DJ, di differenti fasce di età, che svolgono, a vario titolo, l’attività. E’ ormai notorio che i DJ appartengono ad una delle categorie professionali più colpite dalle misure restrittive adottate dal Governo dall’inizio della pandemia. Con il decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, dopo due anni di stallo e una breve recente riapertura delle attività di intrattenimento con ballo, seppure in regime contingentato, si è di nuovo impedito lo svolgimento delle predette attività nel corso del periodo di festività e, per ora, sino al 30 gennaio 2022.

L’adozione di tali misure è giustificata dall’esigenza primaria di tutela della salute ma, in assenza di coordinamento e pianificazione, in diverse occasioni si è assistito, purtroppo, all’organizzazione abusiva di eventi di intrattenimento con ballo, anche da parte di enti pubblici e/o privati, in violazione dei principi di legalità, buona fede e correttezza.

Con la presente chiediamo a tutte le istituzioni in epigrafe una presa di coscienza e la consequenziale adozione urgente di nuove misure di sostegno economico per il comparto che tengano conto delle occasioni di lavoro perse dai DJ in questo particolare periodo dell’anno. Nel corso della pandemia, la carenza di una strategia di sostegno diretto a favore della categoria ha reso ancor più evidente la necessità, ormai da tempo sentita, di un riconoscimento giuridico della figura professionale del DJ.

Tale esigenza è supportata anche dal Parlamento con il disegno di Legge, Atto Camera N. 3198/2021, sul “Riconoscimento della qualifica di disc jockey professionista e istituzione del registro nazionale dei disc jockey”, che prevede la costituzione di un registro nazionale al fine di regolamentare un settore lasciato ormai da lungo tempo senza alcun tipo di tutela.

Chiediamo, pertanto, che il Governo Voglia:

Ringraziando dell’attenzione, restiamo a disposizione e in attesa di un cortese riscontro.

Distinti saluti.

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