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Asia Argento, parla l’attrice e paladina Me Too Mira Sorvino: “Sono stata davvero male per le accuse”

Mira Sorvino. Credit: Afp

"L’abuso sessuale sui minori è un crimine odioso ed è contro tutto ciò che io e il movimento MeToo rappresentiamo", scrive Mira Sorvino

Di Anna Ditta
Pubblicato il 22 Ago. 2018 alle 16:47

Non solo Rose McGowan. Dopo lo scandalo che ha coinvolto Asia Argento sulle presunte molestie a un attore minorenne, anche un’altra paladina del movimento Me Too ha deciso di parlare pubblicamente del caso. asia argento news mira sorvino

Mira Sorvino, attrice statunitense che ha vinto un Oscar per il film di Woody Allen La dea dell’amore e, più di recente, ha recitato nella serie televisiva Falling Skies, è tra le dive che hanno denunciato le molestie subite dal produttore Harvey Weinstein. In passato, ha avuto una relazione con il regista Quentin Tarantino.

“Sono stata davvero male per le accuse contro Asia Argento”, ha scritto Mira Sorvino su Twitter. “Il tempo chiarirà le cose e forse lei verrà scagionata, ma se è vero, non c’è punto di vista che lo renda migliore. L’abuso sessuale sui minori è un crimine odioso ed è contro tutto ciò che io e il movimento MeToo rappresentiamo”, aggiunge.

“Continuerò a combattere per tutte le vittime e cambiare la cultura che incoraggia l’abuso di potere nelle relazioni sessuali”.

Mira Sorvino ha raccontato di aver respinto Harvey Weinstein nel 1995, mentre si trovava al Toronto International Film Festival per promuovere il film La dea dell’amore, da lui prodotto.

L’attrice ritiene che quel “no” sia pesato duramente sulla sua carriera, come sembra confermare quanto dichiarato dal regista neozelandese Peter Jackson.

Jackson ha detto che Harvey Weinstein e il fratello Bob lo spinsero a escludere Mira Sorvino e Ashley Judd, un’altra accusatrice del produttore, dai casting per Il Signore degli Anelli.

Secondo quanto rivelato dal New York Times, Asia Argento avrebbe concordato di risarcire con 380mila dollari l’attore Jimmy Bennett, che sostiene di essere stato violentato da Argento nel 2013, quando aveva 17 anni.

Il giovane, oggi 22enne, sostiene di aver avuto dopo quella presunta violenza un crollo emotivo talmente forte da aver condizionato la sua carriera.

L’attrice ha negato di aver avuto rapporti sessuali con Bennett (qui le sue dichiarazioni), mentre ha confermato di avergli versato del denaro. Un selfie che ritrae i due a letto e alcuni sms sembrano però essere in contrasto con quanto da lei dichiarato.

Asia Argento è stata tra le prime donne nel mondo del cinema a denunciare le molestie subite dal produttore Harvey Weinstein.

Per questo, lo scandalo svelato dal New York Times che ha travolto l’attrice italiana ha suscitato molte critiche e reazioni inaspettate anche da donne come Rose McGowan, che in passato l’hanno affiancata nelle sue denunce.

Secondo Tarana Burke, una delle fondatrici di Me Too, solo attraverso il tipo di conversazioni difficili che suggerite da storie come quella di Asia Argento che il movimento può effettivamente avere successo.

“Un cambiamento può avvenire”, ha scritto Burke su Twitter. “Questo movimento sta creando dello spazio affinché ciò avvenga. Questo potrà succedere solo se apriremo il vaso di Pandora e ci abitueremo alla scomoda realtà che non esiste un solo modo di perpetrare e non c’è una vittima modello”.

“Siamo tutti esseri umani imperfetti e dobbiamo rendere conto per il nostro comportamento individuale”, aggiunge Burke. “Le persone useranno queste recenti notizie per cercare di screditare il movimento – non lasciamo che ciò accada. Questo è ciò di cui parla il Movimento”.

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