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Alvaro Vitali, dagli anni d’oro alla depressione: “Non mi hanno più chiamato, nemmeno gli amici”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 10 Gen. 2023 alle 11:09

Alvaro Vitali, dagli anni d’oro alla depressione: “Non mi hanno più chiamato, nemmeno gli amici”

Alvaro Vitali, 72 anni, è stato un punto di riferimento della commedia all’italiana degli anni Settanta e Ottanta. Poi, però, “il telefono ha smesso di squillare”. A 18 anni, faceva l’elettricista. Una mattina, per caso, “venne a trovarmi uno del mio quartiere, Pippo Spoletini, che di mestiere faceva il capogruppo sui set: reclutava le comparse per il cinema”. Gli disse che Federico Fellini cercava un ragazzino magro come lui. Vitali andò al provino: ebbe la meglio contro un napoletano, fu più sveglio ed ebbe la parte. “Fellini mi cambiò la vita”, racconta in un’intervista a Repubblica, in cui ha ripercorso gli anni d’oro fino al buio totale: la depressione.

Anni difficili, “terribili”, superati grazie alla vicinanza della moglie, Stefania Corona. “Mi portava con sé alle sue serate, lei canta; era un modo per riportarmi nell’ambiente. È stata una ripresa lenta, faticosa”, racconta.

L’ultimo film di Vitali risale al 1983, Paulo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento. “Presi cento milioni di lire di anticipo, ma il film incassò molto meno rispetto alle attese. Uscii di scena”, spiega Vitali.

Poi, nessuno l’ha più chiamato. Anche gli amici si sono dimenticati di lui. In un periodo storico in cui, come afferma lo stesso Vitali, la commedia italiana si apprestava a entrare nell’era dei cinepanettoni: “avrei potuto entrarci, invece niente”, dice ancora a Repubblica.

Nemmeno Lino Banfi l’ha più chiamato. “Carlo Verdone mi ha fatto auguri a Capodanno”, racconta Vitali. Avrebbero dovuto far un film insieme, ma la rottura del malleolo gli ha messo i bastoni tra le ruote.

Ora campa con la pensione da 1.200 euro e un po’ di serate che fa soprattutto al Sud. “Mi hanno fregato un sacco di contributi. Le case di produzione mi pagavano a giornata, ma su trenta me ne segnavano dieci al massimo. Così per anni”, Vitali si è fidato ai tempi. Mai una verifica, nessun controllo.

E adesso, dopo anni pazzeschi durante i quali ha recitato al fianco delle più grandi sex symbol dell’epoca, Vitali ha un unico desiderio: “Vorrei fare un ultimo film, per fargliela vedere a chi non ha più creduto in me. Un’ultima opportunità. Solo questo”.

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