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    Sondaggi politici elettorali oggi 9 marzo 2022: trattative con la Russia ed esercito europeo, cosa ne pensano gli italiani e come cambiano le opinioni in base agli elettori

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 9 Mar. 2022 alle 07:00

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI 9 MARZO 2022

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Gli italiani vogliono l’esercito europeo e ritengono che l’Ue dovrebbe agire in modo unitario nelle trattative con la Russia anche se le opinioni cambiano in base all’elettorato: è quanto emerge dagli ultimi sondaggi politici elettorali elaborati da Swg per il TgLa7.

    Alla domanda se “sarebbe molto, abbastanza, poco o per niente d’accordo con la creazione di un unico esercito europeo”, il 57% degli intervistati si è detto molto e abbastanza d’accordo, il 20 per cento molto e il 37 per cento abbastanza, il 27% ha risposto “poco” e “per niente”, 14% per niente, 13% poco, mentre il 16 per cento non ha espresso una opinione in merito.

    Il 65% degli intervistati, inoltre, ritiene che l’Unione Europea dovrebbe agire in modo unitario, in rappresentanza di tutti gli Stati membri, sulle trattative con la Russia sulla fine delle ostilità in Ucraina.

    Tuttavia, il giudizio cambia a seconda dell’elettorato. Del 65%, infatti, il 90 per cento è composto da elettori del Pd, il 70% da simpatizzanti del M5S, il 57% da sostenitori della Lega e il 52 per cento da elettori di Fratelli d’Italia.

    Il 16 per cento ritiene che “ciascuno stato dell’Unione” dovrebbe agire indipendentemente, mentre secondo l’8 per cento ciascuno stato dovrebbe “agire per proprio conto in base ai propri obiettivi”. L’11 per cento, invece, non ha un’opinione in merito.

    COME SI FANNO I SONDAGGI

    I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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