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    Sondaggi politici elettorali oggi 5 maggio 2022: gli italiani vorrebbero ancora Mario Draghi come premier

    Credit: Presidenza del Consiglio dei Ministri
    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 5 Mag. 2022 alle 07:00

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI 5 MAGGIO 2022

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Gli italiani vorrebbero ancora Mario Draghi come prossimo premier: è quanto emerge dagli ultimi sondaggi politici elettorali elaborati da Ipsos per il programma DiMartedì.

    Alla domanda “Chi vorrebbe come prossimo presidente del Consiglio”, infatti, il 35% degli intervistati ha indicato il nome dell’attuale capo del governo italiano.

    Il 20 per cento ha risposto Giorgia Meloni, mentre il 12% ha fatto il nome dell’ex premier Giuseppe Conte, l’8 per cento ha espresso la propria preferenza per il segretario del Pd Enrico Letta, mentre il 5% ha dato la propria indicazione per Matteo Salvini. Il 20% del campione, invece, non ha indicato nessuno dei nomi precedentemente elencati.

    Gli italiani, però, non solo vorrebbero Mario Draghi come prossimo premier, ma sono anche sicuri che sarà proprio lui a ricoprire questo ruolo.

    Alla domanda su “Chi di loro ha le maggiori probabilità di essere il prossimo presidente del Consiglio”, infatti, il 33% degli intervistati ha risposto Mario Draghi, il 19 per cento ha indicato Giorgia Meloni, il 10% Enrico Letta, il 5% Giuseppe Conte e Matteo Salvini.

    Il 28 per cento degli intervistati, invece, ha preferito non fare nessuna previsione su chi sarà il prossimo presidente del Consiglio.

    COME SI FANNO I SONDAGGI

    I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.

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