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    Sondaggi politici elettorali oggi 30 luglio 2022: un italiano su due esclude un’alleanza Pd-M5s

    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 30 Lug. 2022 alle 07:00

    Sondaggi politici elettorali oggi 30 luglio 2022: un italiano su due esclude un’alleanza Pd-M5s

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI –Un italiano su due non crede a una possibile alleanza elettorale tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Lo esclude il 34,3% degli intervistati da Termometro Politico tra il 26 e il 28 luglio. Il motivo è l’incompatibilità delle agende politiche e la diversità di vedute sul governo Mario Draghi. Quasi il 14,2% ritiene invece il contrario e quindi che sia ancora possibile un’alleanza Pd – M5S. Un altro 14,2% pensa, inoltre, che i dem abbiano più affinità con il centro liberale. Un terzo degli intervistati, invece, non è interessato alla questione.

    Sono otto su dieci gli italiani, poi, che vedono vincitore il centrodestra alle prossime elezioni. Il 44,3% è convinto che otterrà la maggioranza assoluta dei seggi e farà, quindi, il nuovo governo. Per il 36,9%, invece, non avrà la maggioranza assoluta, soltanto più seggi. Soltanto il 7,6% degli intervistati vede una possibile vittoria del centrosinistra. Il 46,4% preferisce la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, come presidente del Consiglio al segretario del Pd, Enrico Letta, che registra il 32,9% delle preferenze. Cresce, però, anche il gradimento nei confronti di Draghi dopo la caduta del governo: è al 42,2%.

    Crescono, intanto, anche i consensi ai primi due partiti: Fdi al 24,3% e Pd al 23%. Mentre viene registrato un calo per la Lega, che è al 14,7%, per il M5S, all’11,3%, e Forza Italia che registra 7,2%.

    COME SI FANNO I SONDAGGI

    I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.

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