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    Sondaggi politici oggi 24 gennaio 2022: gli italiani vogliono che Mattarella resti al Quirinale

    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'Assemblea generale della Corte Suprema di Cassazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2022, il 21 gennaio. Credit: ANSA / Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 24 Gen. 2022 alle 07:01 Aggiornato il 24 Gen. 2022 alle 07:33

    Sondaggi politici elettorali oggi 24 gennaio 2022

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI –  Da Draghi a Berlusconi, passando per Casini e Gentiloni. Nelle ultime settimane sono stati molti i nomi che i partiti hanno tirato in ballo, per uscire dall’impasse nella corsa per la presidenza della Repubblica. Nessuno tra questi sembra però convincere gli italiani più dell’attuale inquilino di palazzo del Quirinale.

    Lo conferma un sondaggio realizzato da Euromedia per la trasmissione Porta a porta, in cui il 14,7 percento dei rispondenti ha detto che preferirebbe dare un secondo mandato all’attuale inquilino del palazzo del Quirinale. Solo in seconda posizione il favorito Mario Draghi con il 12,3 percento delle preferenze, mentre Silvio Berlusconi, che sabato ha annunciato il suo passo indietro dalla corsa per il Colle, ha ottenuto l’11,3 percento dei consensi. Staccata la ministra della Giustizia Marta Cartabia al 6 percento, davanti all’ex presidente del Consiglio, e attuale commissario europeo, Paolo Gentiloni con il 5,1 percento, e alla presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, al 4,7 percento. Solo all’1,4 percento l’eterno “quirinabile” Giuliano Amato, davanti al giudice Paolo Maddalena, candidato della sinistra del gruppo misto, con l’1,1 percento. Secondo gli 800 intervistati, il candidato che ha più probabilità di diventare capo dello Stato è Mario Draghi, con il 12,6 percento, davanti a Silvio Berlusconi con l’11,5 percento. Seguono Casini al 5,6 percento e solo in quarta posizione Sergio Mattarella, con il 4,7 percento.

    COME SI FANNO I SONDAGGI

    I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.

    Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.

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