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    Sondaggi politici elettorali oggi 17 giugno: italiani divisi sull’operato del governo Draghi riguardo il conflitto in Ucraina

    Credit: Ufficio Stampa Palazzo Chigi
    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 17 Giu. 2022 alle 07:00

    Sondaggi politici elettorali oggi 17 giugno 2022

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Gli italiani sono divisi sull’operato del governo Draghi riguardo alla guerra in Ucraina: è quanto emerge dagli ultimi sondaggi politici elettorali elaborati da Ipsos per il programma DiMartedì.

    Nel primo dei tre quesiti proposti dal direttore dell’istituto Nando Pagnoncelli, emerge la preoccupazione degli italiani per il conflitto. Il 78% degli intervistati, infatti, si dichiara preoccupato, il 48 per cento lo è “abbastanza” mentre il 30% lo è “molto”, il 12 per cento afferma di essere poco preoccupato, il 4% “per nulla”, mentre il 6 per cento non ha una opinione in merito.

    Il 37 per cento del campione, inoltre, ritiene che l’interesse dell’Italia e dell’Unione Europea dovrebbe essere “far sì che la guerra finisca al più presto anche con la possibilità che l’Ucraina possa perdere i territori occupati”. Il 33%, invece, pensa il nostro governo e l’Ue dovrebbero “far sì che il conflitto finisca con un indebolimento della Russia” mentre il 30 per cento non ha risposto alla domanda.

    Infine, come detto, c’è il giudizio sul governo Draghi e su come si è messo riguardo alla guerra in Ucraina: il 41 per cento giudica l’operato dell’esecutivo “positivo”, il 33 “negativo” mentre il 26 per cento non sa fornire una risposta.

    COME SI FANNO I SONDAGGI

    I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.

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