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    Sondaggi Calabria, Bruni riduce il distacco da Occhiuto: la sinistra unita potrebbe vincere le prossime elezioni

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 29 Ago. 2021 alle 17:11 Aggiornato il 29 Ago. 2021 alle 17:19

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – La Calabria resta in mano al centrodestra? Non è detto: la forbice tra i due principali candidati si sta assottigliando. Il candidato unitario, Roberto Occhiuto, secondo il sondaggio condotto dall’istituto Winpoll, avrebbe un vantaggio di circa due punti percentuali sulla principale avversaria, la candidata di centrosinistra e M5s, la scienziata Amalia Bruni.

    Nel dettaglio, il candidato cosentino appoggiato dal centrodestra avrebbe un gradimento 39,2% dei calabresi. Per la neuroscienziata, invece, si prevede una percentuale di gradimento intorno al 37,1% degli elettori. Calano anche i voti per le altre liste (23,7%) che diventerebbero decisivi nella corsa finale.

    I partiti sono tutti in movimento in vista della presentazione delle liste per le prossime elezioni regionali in Calabria. Poco fa un nuovo intervento di Mario Oliverio, il quale sul proprio profilo Facebook scrive: “Anche se mancano pochi giorni alla presentazione delle liste sento di dover insistere rivolgendo un appello perché si compia ogni sforzo per trovare l’unità di tutta la Sinistra e delle forze progressiste intorno ad una candidatura sulla quale possa convergere l’intero arco delle forze del centrosinistra. Persino i sondaggi effettuati da più Istituti specializzati – evidenza l’ex governatore– evidenziano un centrodestra largamente sotto al 50%, favorito solo da un centrosinistra frammentato”.

    COME SI FANNO I SONDAGGI

    I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.

    Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.

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