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Sostenibilità e impegno sociale nelle Olimpiadi invernali 2026

Di Redazione TPI
Pubblicato il 27 Lug. 2023 alle 09:30

Con l’approssimarsi del 2026, anno in cui le Olimpiadi invernali torneranno in Italia dopo 20 anni, si fa sentire sempre più forte il desiderio di comprendere qual è il ruolo sociale dello sport.

Da sempre, le Olimpiadi, invernali o estive che siano, suscitano sentimenti opposti e contrastanti, mettendo in campo dinamiche complesse e valori che mutano a seconda del luogo e del tempo, ma che si rifanno sempre ai principi di lealtà, amicizia, uguaglianza e solidarietà.

Oggi più che mai assumono un ruolo centrale altri due aspetti, che possono influenzare organizzazione, scelte e iniziative che caratterizzeranno questa e le prossime edizioni delle Olimpiadi: la sostenibilità e l’impegno sociale.

Olimpiadi 2026 e sostenibilità

Le Olimpiadi invernali 2026 che si terranno a Milano-Cortina hanno una grande responsabilità: vestirsi di sostenibilità, sia dal punto di vista ambientale, sia sotto il profilo sociale, per rispondere alle nuove esigenze dell’uomo contemporaneo.

D’altronde, la vittoria dell’Italia quale sede delle prossime olimpiadi invernali è stata possibile proprio grazie alla perfetta rispondenza del dossier alla New Norm e all’Agenda Olimpica 2020. In particolare, gli organizzatori e le città ospitanti si pongono l’obiettivo di valorizzare ancora di più, proprio attraverso la manifestazione sportiva, l’impegno ambientale attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative.

Tra le iniziative previste rientra ad esempio la realizzazione, per i Villaggi di Livigno e Cortina, di strutture temporanee alimentate da energia ad alta tecnologia e da destinarsi, al termine dei giochi, a un uso esclusivo da parte della Protezione Civile.

La responsabilità sociale dello sport

Anche la multiculturalità e la promozione dello spirito Olimpico e Paraolimpico rientrano tra gli obiettivi del dossier.

In particolare, le varie iniziative e strategie messe in atto potranno, grazie alla loro forza ispiratrice, avvicinare un numero sempre maggiore di giovani allo sport, giocando anche un importante ruolo dal punto di vista della salute e del benessere psicofisico, nonché a livello comunitario e sociale.

In questo campo svolgono un ruolo chiave i partner del Comitato Olimpico Internazionale, i quali potranno sfruttare l’occasione per portare avanti progetti di inclusione e responsabilità sociale. Un esempio su tutti è fornito da P&G, multinazionale americana di beni di largo consumo, la quale, attraverso la campagna “Campioni Ogni Giorno”, si pone l’obiettivo di realizzare in Italia, entro l’inizio delle olimpiadi invernali 2026, ben 2.026.000 azioni concrete che possano avere un impatto positivo sulle persone e sull’ambiente.

Ambassador della campagna sarà Carlotta Gilli, campionessa di nuoto e vincitrice di ben 5 medaglie in occasione delle Paralimpiadi 2020.

Il ruolo sociale dello sport

Le Olimpiadi 2026 si pongono dunque come punto di riferimento per lo sviluppo della società, sia nell’ottica di una maggiore integrazione, sia per quanto riguarda il rispetto per l’ambiente.

Lo sport svolge d’altronde da sempre un ruolo fondamentale nello sviluppo fisico e psicologico degli individui, favorendo non solo il benessere individuale e la fiducia in sé stessi, ma anche il rapporto con l’altro e con il gruppo di riferimento. Attraverso l’attività sportiva la società trasmette o modella gli stili di vita, formando la personalità dei cittadini di domani e aiutandoli a riconoscere i modelli comportamentali più virtuosi.

I giochi olimpici possono dunque, nel contesto odierno, aiutare a promuovere l’integrazione e l’inclusività, favorendo lo scambio culturale.

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