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    Sale da gioco chiuse: milioni di italiani scommettono illegalmente

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 15 Mag. 2021 alle 10:24

    Probabilmente uno dei settori più vessati e potremmo dire dimenticati durante questo periodo di emergenza sanitaria è stato il settore del gioco legale. Difatti, la chiusura di sale da gioco come casino, sale bingo e sale scommesse è stata continua dall’inizio della pandemia e ciò ha portato una serie di conseguenze davvero molto significative.

    Da un lato tantissimi imprenditori alle strette, molti dei quali hanno dovuto chiudere i battenti, dall’altro la criminalità organizzata che si è arricchita ulteriormente grazie al gioco illegale.

    Gioco illegale: è nuovo boom

    L’Italia è stata una delle Nazioni che si sono mosse più tardivamente in Europa per quanto riguarda la legalizzazione del gioco d’azzardo. Oggi sembra essere tornati indietro di decenni. I giocatori, nonostante la chiusura delle sale fisiche, hanno continuato a giocare sia online che ricorrendo al gioco illegale. Va detto che, ovviamente, nel primo caso non parliamo di un settore illegale, ma di un altro modo di giocare: al giorno d’oggi è possibile iscriversi a tantissimi siti di gioco online, molti dei quali offrono persino dei all’iscrizione.

    Soltanto nel corso del 2020 son state arrestate oltre 1200 persone dalle Forze dell’Ordine, le quali si sono rese protagoniste di attività illegali legate alle scommesse: parliamo di un numero enorme rispetto all’anno precedente (circa il 250% in più). I dati sarebbero anche in crescita rispetto al 2020.

    Tanti mancati introiti per l’Erario

    Come se non bastasse, i problemi relativi alla chiusura di attività di gioco legale sono riscontrabili anche per quanto concerne mancati introiti nelle casse dello Stato. Non tutti sanno che il gioco legale genera circa l’1% del PIL nazionale: nel 2020, a causa delle chiusure, si sono registrate perdite vicine ai cinque miliardi di euro. Soldi che potevano essere utilizzati per tanti scopi e che sono finiti per alimentare le attività criminali.

    Col senno di poi, potremmo dire che è stato un errore madornale chiudere questo tipo di attività. Purtroppo, gli scommettitori non hanno smesso di giocare, anzi in alcuni casi sono ricorsi ad attività illegali, arricchendo le organizzazioni criminali, presenti un po’ ovunque lungo tutto lo stivale.

    L’attività illegale, solo nel 2020, avrebbe raggiunto al cifra di circa 18 miliardi di euro e segnaliamo come nel 2021 i numeri potrebbero aumentare notevolmente. Si parla di circa quattro milioni di italiani che sono dediti al gioco illegale e che sono consapevoli dell’attività che stanno svolgendo.

    La chiusura continuativa di tutto il settore del gioco legale non sta portando altro che danni: sono sostanzialmente nulli i benefici ottenuti. In assenza di date certe per quanto riguarda le riaperture, sono continue le proteste degli imprenditori del settore. Consideriamo che in Italia sono oltre quindicimila le attività legali di questo tipo, con circa 130mila dipendenti, molti dei quali rimasti senza lavoro. Il calo registrato è di circa il 41% rispetto l’anno precedente, e senza dubbio il 2021 non registrerà dati migliori. Intanto si discute su possibili riaperture a giugno, anche se non ci sono ancora segnali positivi in tal senso.

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