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Il boom economico dei settori online, all’epoca del Coronavirus

Di Marco Nepi
Pubblicato il 4 Mag. 2021 alle 13:57

L’emergenza pandemica con cui il Mondo sta imparando a convivere da ormai oltre un anno ha radicalmente stravolto non solo le nostre abitudini quotidiane e gli stili di vita ad esse connessi, ma anche gli equilibri preesistenti nei differenti settori economici. Le varie fasi di lockdown che si sono alternate negli ultimi tempi hanno infatti modificato profondamente l’organizzazione lavorativa e la struttura aziendale. Allo stesso modo, il 2021 sarà (ed è stato, in questo primo quadrimestre) un anno di ulteriori trasformazioni per il mondo del lavoro, di cambiamenti strutturali dettati dalle nuove tendenze imposte dall’emergenza sanitaria globale e dalle nuove richieste dei consumatori. E’ innegabile come le dinamiche si siano evolute, rispetto ai rigidi schemi del passato. Come si può ben immaginare, la crisi legata al diffondersi del Covid-19, ha di fatto finito con il “premiare” determinati settori economici, soprattutto l’online, penalizzando di contro tutte le attività presenziali che prevedono fisiologicamente lo svolgimento in luoghi chiusi. Il segmento legato al gioco pubblico, per esempio, ha sofferto pesantemente la chiusura totale di sale giochi, sale scommesse e bingo. Secondo le stime fornite dai concessionari, il lockdown ha determinato, nel solo 2020, una riduzione degli incassi del settore pari al 25%, rispetto al 2019: la raccolta dello scorso anno si è attestata sugli ottanta milioni di euro, una cifra nettamente inferiore rispetto ai 110 miliardi del 2019, l’ultimo anno prepandemico.

L’esponenziale crescita del settore ludico online
Diametralmente opposta, ovviamente, è invece stata la parabola del gambling e del betting online: il settore ha infatti tratto vantaggio dalla chiusura forzata di tutte le attività terrestri, chiudendo il bilancio di fine anno con un perentorio +40%. La necessità del distanziamento e tutte le normative vigenti hanno favorito il boom del gioco online. Un “boom” che, per la verità, già da qualche anno stava rivoluzionando il palcoscenico del gioco d’azzardo e che ha costretto i casinò e le sale scommesse a ripensare totalmente i propri approcci di business, spingendoli sempre più verso l’online. Affidarsi completamente alla tecnologia ha permesso agli operatori di gioco di aumentare non solo la propria popolarità sulla rete, ma anche e soprattutto il proprio fatturato, sviluppando nuove soluzioni per gli utenti. Per ottenere tali risultati i maggiori brand legati al betting e ai casinò online hanno dovuto rivedere le proprie strategie e piani aziendali.

Un fenomeno in rapida ascesa anche in Italia
Il settore del gioco e delle scommesse, in Italia, è formato da più di diecimila imprese, con oltre cinquantamila dipendenti e ricavi complessivi nel solo 2019 pari a circa venti miliardi. All’interno di questo contesto, l’online ha ormai superato la soglia del 10% del totale, dato che non deve sorprendere, soprattutto alla luce delle trasformazioni dovute alla pandemia. Le nuove tecnologie, inoltre, permettono ai fruitori uno svago semplice ed estremamente comodo, dato che, con un qualsiasi device, si può avere libero accesso, 24 ore su 24, a tantissime offerte del campo ludico, con sempre più alternative sul mercato e a disposizione degli utenti.

Un mercato la cui ascesa inarrestabile ha fatto sì che venissero superati per la prima volta, proprio in Italia, settori come e-commerce e digital media. Segno di un cambiamento dei tempi, sicuramente, ma anche di un approccio al business che, mai come in quest’ultimo biennio a suo modo storico, ha saputo andare incontro alle esigenze di un pubblico ritrovatosi improvvisamente costretto a trascorrere la maggior parte del proprio tempo libero dentro le mura di casa.

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